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da Sponsornet: L’Istituto per il Credito Sportivo con le imprese nell’investimento per i nuovi stadi

Creato il 29 ottobre 2012 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

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Nello scenario dell’impiantistica sportiva italiana, caratterizzato dalla consapevolezza di tutti che l’Italia ha un patrimonio di impianti tra i più obsoleti d’Europa, il ruolo dell’Istituto di Credito Sportivo si ripropone come centrale nell’affiancare i comuni e gli imprenditori privati nel realizzare i nuovi progetti di investimenti relativi ai nuovi impianti. Non a caso ICS, dopo aver finanziato per anni la stragrande maggioranza delle strutture sportive realizzate dai comuni in Italia, di recente è diventato partner delle pochissime operazioni importanti realizzate nel nostro paese, ovvero lo stadio della Juve, il progetto dell’ammodernamento dell’impianto di Udine e ultimamente l’iniziativa del format lanciato dalla Lega Serie B.

Carlo Manca dalla sede romana di ICS, di cui è direttore servizio Advisory e Studi, ci conferma la disponibilità ad affiancare finanziariamente e progettualmente il nuovo corso dell’impiantistica sportiva in Italia.

Le domande di Sponsornet

  • A proposito dell’impiantistica sportiva, in Italia vi sono due fronti contrapposti. Uno, basato sul modello anglosassone, che vede lo stadio come contenitore dove concentrare diverse attività, e un altro che ritiene sia difficile questo modello per il nostro paese e ne propone uno alternativo, basato sull’utilizzare le aree circostanti per sviluppare servizi complementari all’attività sportiva. Al di là di queste due tesi, finora gli impianti sportivi sono stati di proprietà dell’Ente Pubblico
  • Quali iniziative hanno intrapreso i governi recenti?
  • Come è cambiata l’operatività del Credito Sportivo?
  • Ritornando ai dati del 2003, in quel 53% di proprietà pubblica rientrano le palestre delle scuole, così come gli impianti dalla terza categoria fino alla Serie A; mentre gli impianti di calcetto rionali sono nelle mani dei privati
  • Quali sono i soggetti che si rivolgono al Credito Sportivo?
  • In che misura avete partecipato alla costruzione dello stadio della Juve?
  • Anche l’Udinese si è rivolta a voi e ha dimostrato che l’impianto di una squadra non deve essere grande ma soprattutto si può fare con l’autofinanziamento?
  • A conti fatti, i presidenti dei Club sono ancora un po’ restii ad assumersi la responsabilità di creare loro l’impianto
  • Il Credito Sportivo ha le risorse finanziarie per poter intervenire in tutti i progetti, fino ad arrivare a coprire gli investimenti per i club non professionistici?
  • Meraviglia che in Italia le iniziative private ma anche pubblico-private scarseggiano, anche perché i comuni non agevolano la diffusione dell’idea che il pubblico può dare in appalto al privato
  • Servirebbero dei modelli di gestione anche per gli impianti di Serie B o di Lega Pro, molto importanti per le realtà sociali della provincia italiana
  • Le esigenze del mercato vanno interpretate per costruire gli impianti nuovi. Probabilmente c’è bisogno anche di consigliare loro i modelli e c’è bisogno di società che abbiano i vari know how
  • Come Credito Sportivo vi ponete come un referente rispetto a queste iniziative?
  • Dunque in conclusione sottolineamo che, i presidenti dei Club in primis, possano vedere l’Istituto del Credito Sportivo come un vero partner…

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