Il 31 agosto si è chiuso il calciomercato, l’appuntamento più sentito dai calciofili in quanto vengono portati a termine acquisti e vendite dei calciatori. Si tratta, in realtà, di tre giorni in cui vengono svolti lavori residuali, avendo gli agenti già lavorato tutto l’anno con le varie società. Abbiamo deciso di iniziare ad incontrare il mondo degli operatori che lavorano nel calciomercato, e quindi procuratori e direttori sportivi, per verificare da vicino lo stato dell’arte di questo momento della vita organizzativa dei club.
Il nostro percorso inizia con l’incontro in un albergo milanese, come si conviene a questo mondo, con Fabrizio Ferrari, che ha un profilo professionale adeguato essendo avvocato e con un passato da sportivo.
Le domande di Sponsornet:
- Spesso voler fare l’agente di calciatori è un’ambizione di molti, anche perché alla professione di procuratore è legata un’immagine di successo. Vediamo come nasce questa sua attività, come ha iniziato?
- Oggi segue principalmente tre mercati: Italia, Francia e Belgio; nota delle differenze nel modo di operare?
- Si è sempre detto che il procuratore, nell’attività di affiancamento ai calciatori, rappresenta un po’ l’amico fraterno col quale il giocatore si confida a cui si delegano anche le pratiche quotidiane come le bollette, avviene ancora così?
- Ci potrebbe essere una crescita della figura professionale del procuratore?
- Quanti calciatori può seguire un procuratore?
- In questo senso ci potrebbe essere un’evoluzione nel senso che non conta tanto il numero di calciatori seguiti da un agente ma un’eventuale crescita delle opportunità dei calciatori stessi, per esempio nel marketing o nella presenza a determinati eventi?
- Invece per quanto riguarda la compravendita dei calciatori non ci sono rappresentanti della sua categoria che tendono a esagerare nella spinta al passaggio di squadra da parte del proprio assistito?
- Tornando ai contratti dei calciatori non è anacronistico parlare di contratti collettivi? Voi agenti cosa ne pensate?
- Sulla questione della selezione degli agenti cosa ne pensa?
- Quindi c’è un problema di qualità fra gli agenti ma c’è anche un problema di identità della categoria?
- Chiudiamo con il “mitico” calciomercato: ci potrebbe essere un’evoluzione in cui non ci sia più l’aspetto folkloristico dei tre giorni di chiusura?