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Da studente Harim a professionista del fashion!

Creato il 01 luglio 2013 da Harimag

Rosario Catrimi, un nome, una garanzia! Diplomato in moda all'Accademia Euromediterranea, Rosario Catrimi è riuscito a crescere dalla semplice figura di studente, diventando un professionista del fashion dal profilo decisamente poliedrico. Ha un suo brand-Ross, è docente, stylist e visula merchandier; è ovunque e tutto ciò che fa gli riesce anche bene! Dà ottimi consigli ai giovanissimi, peccato solo che vuole abbandonare l'Italia.

 

Da studente Harim a professionista del fashion!

 

Quindi una chiacchierata con lui è un must, giusto?!

 

1)    Fashion designer, Stylist e Visual Merchandising, ti riesci ad immedesimare in ogni professione o ne preferisci una in particolare?

Ti aggiungo docente. E ti rispondo che in realtà non mi sono mai posto il problema, per me la moda è un linguaggio ed in me c'è sempre stato il desiderio di parlarlo in ogni sua sfaccettatura, sono di base un curioso e non mi fermo quasi mai ad una forma di espressione.

 

2)    Stilista del marchio Ross; qual è lo stile prediletto da te per questo brand?

Vivo male questi tempi, come tutti siamo di fronte a periodi di forte confusione estetica. Siamo alla ricerca di un' immagine che ci identifichi, ma le immagini ormai sono miliardi e non ce n'è una a cui appartengo fino in fondo. Vengo senza dubbio da un background artistico. E la mia ricerca affonda le sue radici nel minimalismo, nel suprematismo russo. Mi piace la pulizia delle linee, non amo gli orpelli.

 

 

Da studente Harim a professionista del fashion!

 

 

3)    Quando è nata in te la passione per la moda?

In me non è nata la passione per la moda in sè e per sè. In me è nata prima la passione per il disegno. Sono stato adolescente negli anni ruggenti della moda in cui c'erano le superTop degli anni d'oro. Ho individuato un flusso emozionale intenso e l'ho seguito, senza troppe domande  

 

4)    Parlando di futuro imminente; qual è lo stile che andrà più in voga nell'estate 2013?

Come rispondevo alla domanda precedente, non credo affatto nelle tendenze, non più ormai. Ormai va di moda tutto. Ci sono gli indie, gli hipster, gli swag, gli old school, tutto in un unico guazzabuglio, un unico calderone da cui si può tirare fuori un pezzo e creare il proprio immaginario.

 

5)    Causa o merito crisi, è ritornato alla ribalta il Vintage; secondo te questo può essere il punto di svolta per superare la crisi nel settore abbigliamento? O si dovrebbe puntare di più nell'unione tra Luxury Brand e catene Low Cost?

Non credo che il settore abbigliamento viva una crisi, anzi... è l'unico forse che continua a fatturare miliardi. Il Vintage è più una questione di controcultura giovanile, appartiene a quel fenomeno che si ripete sempre di generazione in generazione, ossia assomigliare a coloro che erano prima di noi. Quello che vedo nei negozi “vintage” per me non è vintage, è la mia adolescenza.

 

Da studente Harim a professionista del fashion!

 

6)    Progetti futuri?

Emigrare in Francia.

 

8)    Che consigli puoi dare ai futuri fashion designers?

Quando comprate Vogue non guardate solo le foto, leggete gli articoli.  E leggete libri. La cultura fa la differenza.

 


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