Vi ricordate di Andrea Mulas, il maratoneta di Oristano che corre nelle maratone di tutto il mondo per portare il messaggio della civiltà della Sardegna? Lo fa sempre in modo originale, ispirato sempre -dice lui - dalle albe, dagli scenari luminosi del Sinis (dove si allena per la corsa) e dalle voci arcane che, di quando in quando, gli suggeriscono dove andare e persino il 'quando' andare.
Il papiro della corsa
Stavolta quelle voci misteriose, dietro le colline brulle e sabbiose e le palme nane del Monti gli hanno suggerito il Nilo, il 'serpente padre' antichissimo di Luxor, le Piramidi d'Egitto, i templi, le tombe e i geroglifici più belli del mondo.Vestito dunque in costume sardo, berritta al vento, è stato ancora una volta l'attrazione del foltissimo pubblico perché, di quando in quando si fermava, non per prendere fiato, ma per mostrare il suo bellissimo papiro che gridava non solo a Luxor ma a tutto il mondo il messaggio del saluto e della pace: 'Nyny' . Il famoso saluto antico egiziano pieno di una carica concettuale affettiva inesprimibile e intraducibile se non con un libro di molte pagine. E lo gridava da sardo 'shardan' di Tharros (lui messaggero straordinario ed impensabile della capitale antica della Sardegna) servendosi delle scritte 'geroglifiche' sia egiziane che sarde dell'età del bronzo, pensate e disegnate con arte affettuosa dal designer suo amico fraterno Iano direttore della KLS.Ha desiderato fortemente ed ottenuto altre due cose dai suoi amici e dalla sua città di Oristano: d'essere accompagnato durante la corsa, per testimonianza, da un fotografo di grande talento come Gianfranco e dalla firma prestigiosa dell'Eleonora arborense che oggi guida politicamente la città. Con la firma di quest'ultima 'governatrice' sindaco, Angela Nonnis, ha portato formalmente, in un altro papiro, al governatore di Luxor, il messaggio di pace tra i due popoli che simbolicamente s'incontrano, ciascuno con i segni antichi, dopo tremilla e quattrocento anni per onorare, ancora una volta, 'Ra', il Dio d'Egitto e del Sinis di Sardegna, nonché 'frate sole' di tutte le creature della terra.Nelle foto di Gianfranco Canu: Mulas all'arrivo; il maratoneta
con un altro concorrente e con il fotografo
E che fosse davvero ispirato Andrea lo ha dimostrato perché 'stranamente' si è trovato a correre proprio nei giorni in cui l'Egitto si è trovato scosso da una protesta popolare che, se non prontamente incanalata nei giusti binari, rischia di travolgere non solo l'Egitto ma la convivenza degli uomini sul pianeta. E lui, sino alla fine, il maratoneta dei Sardi, anche quando pericolosamente si trovava 'rinchiuso' ma senza timore nell'aeroporto del Cairo, non ha esitato a mostrare alla folla il suo papiro, il messaggio del saluto e della pace che gli ha affidato 'Su populu de Tharshosw', un piccolo ma sensibilissimo popolo tra i popoli del mondo.