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Da Tre-Monti a un Monti: il Calvario

Creato il 13 novembre 2011 da Mikdarko
“E’ tutta colpa di Silvio Berlusconi, se l’Italia è in rovina è colpa sua. Non ha fatto nulla per questo paese, se non leggi ad personam”. La colpa è di una persona. Facciamolo cadere e avremo risolto tutti i problemi nazionali. Tale è il messaggio che sta passando, e perfino i mercati internazionali danno segnali di questo tipo.
Da Tre-Monti a un Monti: il Calvario
Il presente articolo non ha lo scopo di difendere l’indifendibile, difendere cioè un personaggio (politico?) che non ha fatto nulla per il popolo, se non evitare con tutti gli strumenti possibili la magistratura e farsi leggi ad uso e consumo personale. Lo scopo è quello di cercare di usare il proprio cervello per pensare fino in fondo e capire cosa sta realmente succedendo nello scenario nazionale e internazionale: quali sono le dinamiche e le forze in gioco. L’agnello sacrificale è stato trovato, ed è stato scannato al pubblico ludibrio.  Portiamo Berlusconi a piazzale Loreto e poi festeggiamo con lo spumante, perché finalmente ci siamo liberati dalla dittatura berlusconiana, dal male per antonomasia. Ma è proprio così?  E’ solo colpa del grembiulino di Arcore o invece c’è dell’altro che non ci raccontano? 
Oppure ci sono potentissime forze, in confronto alle quali Silvio è un ridicolo quanto innocuo cantastorie, che lavorando nell’ombra da anni, ora sono giunte ad affacciarsi direttamente nello scenario facendosi anche intravedere, poiché i tempi sono maturi? Maturi per cosa?
Il cancro della speculazione finanziaria  Mentre noi sbraitiamo, la speculazione selvaggia affonda gli ultimi colpi sulla povera. Mentre perdiamo tempo ed energia vitale, gli sciacalli sentono l’odore del sangue. E dove c’è sangue, c’è guadagno! Se poi nel frattempo la gente si scanna, poco importa: il sangue è sempre sangue. Lo spread con i Bund ha avuto in questi giorni un andamento altalenante, salendo e abbassandosi a seconda delle voci di dimissioni del premier. Il tutto conferma che i mercati e gli speculatori, cioè i veri avvoltoi, non credono nel governo.  Come mai?  Anche se il fenomeno interessa i cosiddetti P.I.I.G.S., acronimo che sta a indicare “maiali”: Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna, le domande da porci (a proposito di suini) sono le seguenti: perché l’Italia e perché in questo momento?  L’esempio della Grecia è lampante: prima i banchieri l’hanno devastata e disintegrata economicamente, per poi comperarsi le ricchezze con gli spiccioli. L’attuale premier greco è Luca Papademus, nientepopodimenoché l’ex vicepresidente della B.C.E., la Banca Centrale Europea
La stessa cosa è avvenuta in Italia a partire dal 1992 e continua in questi giorni. Il momento storico è molto importante: forse per la prima volta nella storia i popoli europei sono stati totalmente privati della loro sovranità politica e monetaria con il Trattato di Maastricht prima e con quello di Lisbona poi.  I governi sono mere finzioni teatrali del Regime per distrarre i sudditi, e le bandierine politiche destra o sinistra sono specchietti per le allodole. I partiti di qualsiasi colore e posizione, sono le ali del medesimo avvoltoio: il potere economico! I politici, come direbbe Ezra Pound, sono i camerieri dei banchieri.  Ed è proprio così: a gestire la politica e l’economia in Europa e nel mondo intero, sono i banchieri internazionali. 
Perché gli speculatori finanziari, provenienti dai soliti mercati anglo-ebraici-statunitensi, hanno preso di mira i P.I.I.G.S. e soprattutto l’Italia? Ecco alcune possibili spiegazioni.
1) La politica energetica italiana dava molto fastidio alle consorelle e ai confratelli che gestiscono e controllano l’energia a livello mondiale. Il cavaliere, nella sua totale inutilità politica, è però riuscito a instaurare rapporti commerciali energetici con Libia e Russia. Queste ovviamente non sono cose da fare, e il tragico incidente all’aereo di Enrico Mattei dovrebbe insegnare…
Dopo l’eliminazione fisica del colonnello Gheddafi è rimasta soltanto la Russia di Putin. Attualmente, e ancora per molto poco, il 30% dell’E.N.I. è in mano pubblica. Un altro 20% lo possiedono gli stessi investitori anglo-statunitensi che vogliono accaparrarsi, grazie alla crisi economica creata ad arte, tutto il malloppo. Vogliono mettere i loro artigli affilati sul gioiello italiano per guadagnare e impedire qualsiasi altro sviluppo energetico del paese.
L’indipendenza energetica è sempre un male da combattere con ogni mezzo, lecito e illecito.
2) Un’altra cosa da sapere, e forse il vero bersaglio della speculazione internazionale nei nostri confronti, sono le riserve auree dell’Italia. Il nostrano Fort Knox, ammonta a circa 2.451,80 tonnellate di oro fisico. Con quasi 2500 tonnellate di oro, l’Italia possiede la terza maggior riserva di oro al mondo, dopo Stati Uniti e Germania. Un piatto molto invitante.
3) La svendita di altri importantissimi patrimoni pubblici è sempre invitante per i capitali stranieri, vedi Grecia. E la storia tende a ripetersi, se non compresa. A poche settimane dalla strage di Capaci (il 23 maggio 1992 perdettero la vita il giudice Giovanni Falcone la moglie e tre agenti della scorta), esattamente il 2 giugno 1992 sul Britannia, il panfilo della Regina Elisabetta II, si organizzò un vero e proprio complotto ai danni dell’Italia. Personaggi come il “filantropo” George Soros, Giulio Tremonti, il Direttore generale del Tesoro Mario Draghi, Il Presidente dell’IRI Romano Prodi, il Presidente dell’ENEL Franco Bernabé, il Governatore di Bankitalia Carlo Azeglio Ciampi, il Ministro Beniamino Andreatta, svendettero il patrimonio pubblico ai capitali stranieri come Goldman Sachs, Barings, Warburg, Morgan Stanley e pochi altri.
Gli altri “complici” italiani furono il Ministro del Tesoro Piero Barucci, il Direttore di Bankitalia Lamberto Dini, e l’allora capo del governo, Giuliano Amato. Partendo dal declassamento dei nostri B.O.T., da parte di Moody’s, l’agenzia statunitense di rating, lo speculatore ungaro-ebraico George Soros, cercò di impossessarsi di 10.000 miliardi di lire della Banca d’Italia, speculando sterlina contro lira.
Carlo Azeglio Ciampi, per “impedire”, diciamo così, tale speculazione, bruciò le riserve in valuta straniera: 48 miliardi di dollari. Ciampi, per questi suoi servigi sarà premiato con la Presidenza della Repubblica...
Su Geroge Soros indagarono le procure di Roma e Napoli, ma sappiamo bene come andò a finire. A seguito di questo attacco mirato alla lira, e della sua immediata svalutazione del 30% partì la più grande privatizzazione di Stato a prezzi stracciati (ENEL, ENI, Telecom, ecc.), per opera dei governi Amato (1992-1993) e Prodi (1996-1998).
All’ombra della Goldman Sachs 
Quasi tutti gli uomini interessati da queste mega speculazioni, sono legati a doppia mandata a banche d’affari internazionali come per esempio l’anglo-ebraica Goldman Sachs.
Nomi come Mario Draghi (vice Presidente Internazionale della Goldman per l’Europa), Romano Prodi (consigliere), Gianni Letta (l’ex sottosegretario alla presidenza del governo Berlusconi è advisor di Goldman) e Mario Monti il futuro governatore di questo paese…
All’ombra della massoneria 
I personaggi che contano non si incontrano solo a bordo dei panfili reali, ma anche in riunioni supersegrete come quelle del Gruppo Bilderberg. Nel 2004 il Gruppo si è riunito a Stresa, lungo le rive del Lago Maggiore, e ha visto la partecipazione di nomi quali Franco Bernabè, Mario Draghi, Mario Monti, Tommaso Padoa Schioppa (scomparso di recente), Riccardo Passera, Paolo Scaroni, Marco Tronchetti Provera e altri.
Negli anni successivi, a parte qualche nome nuovo, a questi meeting sono sempre gli stessi.. Attualmente nel Comitato del potente gruppo lobbistico, figurano tra gli italiani: Franco Bernabé (Telecom Italia spa) e lo stesso Mario Monti (Presidente Bocconi). Il senatore Mario Monti Il neo senatore a vita (grazie all’intervento provvidenziale del Presidente Giorgio Napolitano), il prof. Mario Monti, oltre ad essere uomo Goldman Sachs, membro del Bilderberg Group, è anche Presidente europeo della “famigerata Commissione Trilaterale", una specie di massoneria ultraliberaista statunitense, europea e nipponica, ispirata da David Rockefeller e Henry Kissinger”.
Tra le altre cose fa parte pure del comitato esecutivo del gruppo Aspen Institute Italia, un’altra struttura abbastanza ambigua finanziata da Fondazione Ford e Fondazione Rockefeller, il cui presidente attuale è Giulio Tremonti e vicepresidente Enrico Letta.
Il futuro capo del governo italiano, accettato da destra e sinistra, è uno degli uomini più potenti, dopo Mario Draghi (Mr. Britannia, come viene chiamato negli ambienti che contano) in circolazione e certamente il portavoce dell’ultraliberismo anglo-ebraico-statunitense.
Quindi sotto la brillante immagine del brizzolato professore in economia e sotto la tunica del senatore, porterà avanti, come non mai, la svendita definitiva dell’Italia e di quello che rimane del nostro paese. Il tutto a beneficio dei soliti poteri forti internazionali.
Dalle vergognose leggi ad personam, per la pace di molti, passeremo alle leggi ad massonam…
Fonti: http://www.disinformazione.it

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