Notte Criminale è seguita da tantissimi di voi. Lo confermano i dati di lettura giornalieri. Le mappe che stanno dietro le quinte di questa avventura mediatica sul filo del crimine e della sua mitizzazione, restano, come per qualsiasi altro sito, blog o portale, a voi sconosciute ma non a noi. Dentro lo schermo e all’interno del nostro contenitore, tante sono le informazioni che ci arrivano.Un contributo importante, è arrivato da uno di voi. Per questo, oggi pubblichiamo un articolo de “L’Espresso” inviatoci da Daniele Castellazzi a cui vanno i nostri ringraziamenti.
“Vi allego questo articolo significativo dell’ Espresso a conferma che i processi che si svolsero prima della riforma del 1988 erano molto carenti di garanzie nei confronti dell’imputato. Tortora fini’ nel tritacarne giudiziario a causa di un’istruttoria scandalosa . Se il processo Tortora si fosse svolto, con le garanzie attuali, secondo me, sarebbe finito subito in mancanza di prove concrete. La mia impressione dell’epoca fu che alcune sentenze (quindi non solo per i processi a Tortora) erano già scritte. Alcuni Giudici fecero carriera e tutto finì a tarallucci e vino tranne che per la “Verità” la quale ne uscì piuttosto malconcia”.
Daniele Castellazzi
NOTTE CRIMINALE, PER OVVI MOTIVI, PRENDE LE DISTANZE MA, APPROFITTA DEL CONTRIBUTO PER RICORDARE UN GRANDE UOMO VITTIMA DI UNA PICCOLA ITALIA SBAGLIATA.
“Dunque, dove eravamo rimasti – la tragedia di Enzo Tortora” lo speciale per il quale Anontello Piroso ha vinto il Premio Tv d’Oro di Millecanali