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Da Vermeer a Kandinsky ( ultima parte)

Da Teoderica
Da Vermeer a Kandinsky (  ultima parte)
Da Vermeer a Kandinsky (  ultima parte)
Da Vermeer a Kandinsky (  ultima parte)

Siamo alla fine del percorso, ormai gli occhi e la mente sono saturi, ma vi presento gli ultimi capolavori, un discreto "Lago" di Kandinsky ancora non completamente libero dal figurativo e ancora preso dai colori forti e violenti della sua Russia.

WassilyKandinsky è una delle figure più importanti nello sviluppo dell'arte astratta. Nato a Mosca nel 1866 e morto a Neuilly-sur-Seine, in Francia, nel 1944. All'età di 30 lascia la sua carriera di insegnante per andare a Monaco per studiare pittura, la rappresentazione dell'oggetto nei suoi dipinti è secondario e la bellezza del suo lavoro risiede nella ricchezza del colore e della semplificazione formale.
Poi lo sguardo viene catturato dall' armonia dei colori di Matisse, questo qui presente allla mostra non sarà un suo capolavoro ma è un buon lavoro e poi Matisse è il re del colore, della luce e della voluttà e come osa in edonismo con quella carta da parati rossa.

Henri Matisse (1869 - 1954), pittore francese, è il rappresentante più noto del fauvismo. La vivezza coloristica, che è il vero tratto caratteristico di questo movimento, esprime un’autentica «gioia di vivere» che resterà costante in tutta la produzione di Matisse.

Ed ora prima di uscire dalla mostra un saluto con gli occhi ad un capolavoro di Mondrian, un atto della sua metamorfosi, che iniziò col dipingere alberi per poi passo a passo arrivare all' astrazione ed infine al Neoplasticismo. Mondrian, nome d'arte di Pieter Cornelis MONDRIAAN, pittore olandese (Amersfoort, Utrecht, 1872 - New York 1944). Nel 1911 si trasferì a Parigi dove il cubismo lo portò a ricercare semplici costruzioni formali architettoniche. Furono quelli anni intensi di ricerca, nei quali Mondrian mirò a ridurre gli schemi formali geometrici della natura alle linee fondamentali verticali e orizzontali nella serie di studi dal vero di alberi e di paesaggi, del 1909-1910, successivamente stilizzati fino a una struttura geometrica essenziale giungendo, verso il 1920, alla forma definitiva del suo quadro, in cui i rettangoli che dividono la superficie sono delimitati da sottili strisce nere e i colori usati sono tre primari (rosso, azzurro, giallo) e tre non colori (nero, grigio, bianco).

La visita è finita spero di avervi divertito.


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