Anche i bambini pian piano scoprono che l'aspetto più affascinante dei contenuti di studio è che si possono collegare tra loro: il sapere è una rete di informazioni.
Ed proprio mentre parlano, intervengono e spiegano che si rendono conto di questi legami. Se nei libri i contenuti appaiono per necessità slegati e separati, è il paziente lavoro di cucitura dell'insegnante a conferire omogenità e significatività con esempi, chiarimenti ed esemplificazioni pratiche. I bambini a loro volta rintracceranno nell'esperienza quotidiana, per similitudine, fatti e contenuti già conosciuti.
Occorre tener presente, d'altra parte, il rischio che in una rete troppo fitta il bambino tenderà a perdersi per eccesso d'informazione, di contro una rete a maglie larghe, può lasciar sfuggire per povertà di esempi, buona parte contenuti proposti, perfino quelli essenziali.
D'altronde mantenere viva l'attenzione su tutti gli stili di apprendimento, dai più ricercati ai più semplici, significa dedicare un'attenzione costante alla quantità e qualità delle informazioni erogate. Meglio se corredate, ancora alla Primaria, da immagini, mappe e appunti.
La didattica è una misurazione continua dei nostri input e dei feedback che tornano dagli alunni: sono le espressioni rapite nell'ascolto o di contro le espressioni tese che indicano difficoltà a comprendere, annoiate o distratte per scarso coinvolgimento. Richiami continui non bastano: spesso è il contenuto e il modo di trasmetterlo che produce la concentrazione.
Il ciclo dell'acqua è uno di questi argomenti: possiamo infatti intravederne le origini nella materia e le sue trasformazioni, appena proposti, immaginarne la prosecuzione in un più ampio discorso di rispetto dell'ambiente, per non trascurare l'acqua dal punto di vista biologico e di coltura di vita.
Ecco allora una filastrocca sul ciclo dell'acqua con un finale sul rispetto del territorio. E' la seconda nata su questo blog sullo stesso tema:
Il ciclo dell’acqua
La superficie dell’azzurro mare,
i raggi di sole fan evaporare.
Sale il vapore da fiumi e da laghi,
foreste, prati e luoghi vari.
Col freddo intenso le goccioline
condensano in cielo ballerine,
si uniscono strette, diventan pesanti,
cade la pioggia su tutti quanti.
Torna nei fiumi, nei laghi, al mare,
fin sotto terra un po’ d’acqua scompare.
Il ciclo dell’acqua è come una legge
funziona bene se l’uomo protegge,
non solo la casa con i suoi beni,
anche i monti, i fiumi e gli oceani.
(Rosalba Cocco)
© Crescere Creativamente
consulta i
Credits o contatta l'autrice.