dai semi dell'albero di Neem

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dai semi dell'albero di Neem 
di Francesco Specchia

L'Azadiractina è una sostanza estratta dai semi dell'albero di Neem (Azadiractha indica), appartenente alla famiglia delle Meliaceae, originaria del subcontinente indiano e attualmente diffuso anche nelle zone tropicali e subtropicali dell' Africa, America e Australia. E' ricca di principi attivi di grande interesse fitoiatrico. Delle oltre 100 sostanze presenti, quelle più importanti dal punto di vista biologico sono i limonoidi, tra cui l'azadiractina (limonoide tetranotriterpenoide) risulta essere il componente più attivo. Le formulazioni in commercio differiscono tra loro per il dosaggio/ha e per le modalità di conservazione e di applicazione. E' necessario pertanto seguire le indicazioni specifiche riportate su ciascuna etichetta. Le sostanze dotate di attività contro gli insetti sono concentrate nei semi e nell'olio ottenuto dalla loro spremitura.In genere, il contenuto di azadiractina nei semi è estremamente variabile (0,1-1%) e dipende principalmente dalla zona di provenienza del materiale oltre che dall’andamento stagionale.
E' AUTORIZZATO COME INSETTICIDA IN AGRICOLTURA BIOLOGICA SU: pompelmo, limone, mandarino, arancio, melo pero, albicocco, ciliegio, pesco, nettarine, susino, vite, fragola, mora, rovo, lampone, mirtillo, ribes, uva spina,fico, actinidia, kaki, olivo, mandorlo, castagno, noccioo, noce, pomodoro, peperone, melanzana, cetriolo, zucchino, melone, cocomero, cavolfiore, cavolo cappuccio, cavolo verza, lattuga, scarola, indivia, rucola, cicoria, radicchio, aglio, zucca, spinacio, bietola da foglia e da costa, prezzemolo, basilico, fagiolino, finocchio, porro, funghi coltivati, cotone, patata, floreali, ornamentali e forestali.
ASPETTI COLLATERALI:
- FITOTOSSICITA' rilevata su alcune varietà di pero ed alcune specie ornamentali;
- NON COMPATIBILE con prodotti a reazione molto acida (es.argille acide), o alcaline (es. polisolfuro di calcio, poltiglia bordolese, etc.);
COMPATIBILITA' con piretrine, Bacillus Thuringensis e saponi e virus. E' consigliabile distanziare i trattamenti con funghi entomopatogeni o con i lanci di ausiliari.
APPLICAZIONE:
L'efficacia del prodotto si esplica dopo un certo periodo di tempo in quanto l'azadiractina non produce effetti abbattenti sulle popolazioni dannose. E' consigliabile impiegare il prodotto prima o appena si ha la comparsa dei parassiti. Il numero delle applicazioni varia in base alla struttura della popolazione degli insetti e dalla loro biologia.
ALTRI CONSIGLI:
- E' consigliabile eseguire l'intervento nelle ore più fresche della giornata;
- Mantenere il pH dell'acqua tra 6-7;
- Per la conservazione e il dosaggio eseguire scrupolosamente le indicazioni riportate sull'etichetta del prodotto. Il principio attivo si degrada con il tempo e le alte temperature. Per questi motivi è consigliabile che la confezione commerciale venga conservata in luogo fresco per non oltre 1 anno e mezzo/ due.
ORGANISMI BERSAGLIO:
- Rincoti (Afidi, Aleurodidi, Cicaline, Cimici, Metcalfa, Psilla);
- Larve di Lepidotteri (Nottue, Minatori fogliari, Tignole, Cheimatobia);
- Tisanotteri (Tripidi);
- Coleotteri (es. Dorifora);
- Ditteri (Minatori fogliari)
NB: La sostanza ha anche attività nematocida, fungicida e ha effetti collaterali su acari.
MODALITA' D'AZIONE: per ingestione e contatto.
MECCANISMO D'AZIONE:
- Inibisce la formazione ed il rilascio dell' ECDISONE, principale ormone coinvolto nel controllo della muta degli insetti. Può portare alla formazione delle cosiddette "larve permanenti", che non riescono a compiere la muta a causa della distruzione della cuticola;
- Provoca disappetenza;
- Ha azione repellente (l'odore del prodotto infatti è pungente);
- Può ridurre la fecondità delle femmine e la fertilità delle uova rilasciate.
AZIONE SU PIANTA:
- TRANSLAMINARE;
- MODERATAMENTE SISTEMICA se assorbita per via radicale.
TOSSICITA' SU VERTEBRATI TRASCURABILE.(DL50 acuta orale su ratto >5.000 mg/kg).
ALTRO:
Nonostante l’ampio spettro d'azione, l’attività, prevalentemente per ingestione, salvaguarda la maggior parte dell’entomofauna utile.
PERSISTENZA NEL SUOLO:
Molto limitata (3-6 giorni).
INTERVALLO DI SICUREZZA:
3 - 7 giorni
ALTRE NOTIZIE SULL' OLIO DI NEEM:
Il nome "Neem" dell'albero dalle straordinarie e molteplici proprietà, anticamente, fu dato in India in onore della dea Neemari. L' olio vegetale è ottenuto dalla spremitura a freddo dei suoi semi. L'Azadirachta Indica è una "sempre verde" che può crescere fino a 25 metri, vivere fino a 300 anni, e produce piccoli frutti giallastri contenenti uno o più semi in un nocciolo duro, da cui viene estratto l'olio di neem.
ALTRI IMPIEGHI DELL'OLIO DI NEEM:
- Azione eudermica: il suo contenuto di vitamina E e di acidi grassi essenziali lo rendono adatto alla preparazione di creme per il viso e per il corpo dal potere antiossidante e antietà.
- Azione antinfiammatoria: dovuta alla presenza di agenti inibitori delle prostaglandine, l'olio di neem risolve molte affezioni gengivali e per la piorrea. Grazie a limonoidi e catechine, potenti inibitori dei mediatori dell'infiammazione acuta, il neem trova impiego nel trattamento dei dolori da strappi muscolari, artriti, reumatismi.
- Azione cicatrizzante: viene comunemente usato per la psoriasi e gli eczemi, in quanto idrata e protegge la pelle da un lato; mentre dall'altro sfiamma e cicatrizza l'irritazione, la desquamazione, e le lesioni che questi disturbi provocano. Per questa ragione è impiegato in caso di ustioni estese, ferite infette e per stimolare la cicatrizzazione e la ricostruzione dei tessuti.
- Azione antibatterica e antivirale: fra i ceppi batterici contrastati dall'olio di neem vi sono la salmonella tifi e lo stafilococco aureo. In particolare, quest'ultimo è responsabile delle tipiche manifestazioni dell'acne, caratterizzate da ascessi e comedoni dolenti. Lo stafilococco aureo inoltre contamina molti cibi e dà infezioni secondarie quali peritoniti, cistiti, meningiti. Molti suoi ceppi sono resistenti alla penicillina e altri antibiotici specializzati. Anticamente, rametti di neem venivano masticati (come facciamo noi oggi con la gomma da masticare) ogni giorno da milioni di indiani: oggi è usato in paste dentifricie che contrastano la formazione della placca e sbiancano notevolmente i denti. il neem ha dato i migliori risultati contro l'Herpes Virus (labiale e corporeo).
- Azione antifungina: efficace contro 14 tipi di funghi, l'olio di neem, tra gli altri, inibisce il Trichosporon (infezioni al tratto gastro-intestinale) e il Geotrichum (infezioni ai bronchi, polmoni e membrane del muco). Si è constatata la maggior efficacia e sicurezza (nessun effetto collaterale) di impiego contro Candida Albicans, infezioni causate da Trichophyton (a capelli, pelle/unghie, piede d'atleta), Tigna (causato da Epidermophyton).
- Azione insettifuga: contro i parassiti del cuoio capelluto (come i pidocchi) e gli acari della scabbia. Per gli animali è un efficace anti-pulci e un antiparassitario.


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