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Dal 1° luglio 2014 entra in vigore il nuovo Codice di Giustizia Sportiva: cosa cambia?

Creato il 30 giugno 2014 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

Entro il 30 giugno 2014 il nuovo Codice sarà recepito negli statuti e nei regolamenti federali. I procedimenti pendenti davanti al TNAS, saranno celebrati davanti allo stesso organo fino a esaurimento, mentre quelli pendenti all’Alta Corte continueranno davanti al Collegio di Garanzia con le regole previgenti.

Il nuovo sistema garantirà tempi certi, abbreviati e uniformi: 90 giorni in 1° grado, 60 giorni in 2° grado per la pronuncia della decisione e due gradi di giudizio applicati a tutte le Federazioni, con possibilità di ricorrere al patteggiamento, sia a fronte di una condanna che a fronte di indagini.

Ogni tesserato o affiliato dovrà essere assistito da un avvocato nei processi, eventualmente anche attraverso il gratuito patrocinio. E’ stata introdotta la condanna al pagamento delle spese processuali per la lite temeraria ove si ravvisasse una pretesa palesemente infondata.

Il Collegio di Garanzia, terzo grado di giudizio, opererà come la Cassazione, mentre la Procura Generale, considerando anche l’introduzione della diffida da parte del Procuratore Generale – che offrirà la possibilità a quello federale di compiere gli atti necessari prima di avocare il fascicolo – utilizzerà il proprio potere solo in via residuale.

 

Vediamo più nel dettaglio le principali modifiche, seguendo i titoli prescelti dal CONI in fase di presentazione del documento, lo scorso 30 giugno:

 

Più veloce

1) Tempi certi, abbreviati e uniformi tra le federazioni, sia per lo svolgimento delle

indagini che per l’adozione delle decisioni:

   in 1° grado: 90 giorni

   in 2° grado: 60 giorni

2) Due soli gradi di giudizio applicati a tutte le federazioni, a garanzia di una giustizia più agile e più veloce.

3) Maggior uso della tecnologia per lo scambio di informazioni e di documenti tra gli Organi di giustizia a garanzia di maggiore celerità.

4) Possibilità di fare udienze e fornire mezzi di prova anche per videoconferenza.

5) Limiti chiari ai rinvii delle udienze.

6) Possibilità di ricorrere al patteggiamento, sia a fronte di una condanna che a fronte di indagini.

 

 

Più giusto

1) Stesse regole procedurali per tutte le federazioni (per esempio, oggi ci sono Federazioni che hanno 3 gradi di giudizio, tutti ne avranno 2) 

2) Possibilità di impugnare le delibere federali e consiliari.

3) Maggiore qualità dei processi. Se le Federazioni non decidano diversamente, infatti, si prevede che i tesserati e gli affiliati debbano essere assistiti da un avvocato nei processi federali. Laddove non possano permetterselo abbiamo introdotto il gratuito patrocinio.

4) Evidente riequilibrio delle garanzie processuali, con un rafforzamento della presunzione di innocenza e del diritto alla prova, che sono presupposto del supremo diritto di difesa.

5) Introduzione della condanna al pagamento delle spese processuali per lite temeraria se la pretesa è palesemente infondata.

 

Più trasparente

1) Criteri di nomina dei componenti uguali e trasparenti sia per i giudici che per i procuratori.

2) Selezione di giudici e procuratori affidata ad una Commissione di alto profilo in ciascuna federazione, come già accadeva nella Federcalcio e per gli organi del Coni

3) Le decisioni degli Organi di giustizia sono sempre pubblicate nel sito internet istituzionale della federazione in apposita collocazione di agevole accesso e, in ogni caso, con link alla relativa pagina accessibile dalla homepage

 

Più equilibrato nei confronti delle Federazioni

1) Il terzo grado CONI non rifa più tutto il processo come accadeva con il TNAS, ma il Collegio di Garanzia del CONI è come la Cassazione.

2) La Procura CONI coopera con le federazioni e interviene, avocando, solo in casi tassativi e

specifici.

3) Introduzione della diffida da parte del Procuratore, che – prima di avocare il fascicolo – offre al Procuratore Federale la possibilità di compiere gli atti necessari.

4) Nel caso di avocazione, il Procuratore generale «applica» al procedimento un Procuratore

nazionale, che avrà poteri corrispondenti a quelli del Procuratore federale sostituito. Il  Procuratore generale dello sport rimarrà terzo rispetto al procedimento.

 

 


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