Un piccolo paese di circa 2.200 abitanti, nel cuore della Sardegna, che da qualche settimana ha inserito i suoi dati all’interno del registro pubblico RNDT (Repertorio Nazionale dei Dati Territoriali) il catalogo nazionale dei metadati riguardanti i dati territoriali e i servizi ad essi relativi disponibili presso le Pubbliche Amministrazion.
Sedilo vanta un primato a livello nazionale nell’ambito delle attività relative al RNDT: è il primo Comune che ha alimentato il catalogo nazionale con i metadati dei dati e servizi geografici di cui è titolare, attraverso un servizio CSW, adempiendo così in modo automatico all’obbligo normativo di comunicare all’ Agenzia per l’Italia Digitale (AGID) il contenuto delle proprie banche dati territoriali
Il Repertorio Nazionale dei Dati Territoriali è uno strumento, istituito con l’articolo 59 del Codice dell’Amministrazione Digitale (D. Lgs. 82/2005 e s.m.i.) ed è stato individuato, dal successivo articolo 60, come base di dati di interesse nazionale, per ricercare, attraverso i metadati, i dati territoriali – e relativi servizi (quali piani particolareggiati, piani di protezione civile, carta catastale storica…) – disponibili presso le Pubbliche Amministrazioni e si configura, altresì, come registro pubblico di tali dati certificandone l’esistenza attraverso la pubblicazione dei relativi metadati.
Mediante l’harvesting, è stato possibile, quindi, caricare in modo automatico nel RNDT i metadati dei 37 dataset e dei due servizi WMS e WFS, implementati, anche questi ultimi, secondo gli standard OGC.
Allo stato attuale sono in grado di alimentare la rete RNDT in modalità harvesting solo alcune Regioni (Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Piemonte, Valle d’Aosta, Sardegna), la Provincia Autonoma di Trento, quelle di Lodi e Mantova e il Dipartimento della Protezione Civile. I Comuni che finora hanno inviato i propri metadati al RNDT li hanno inseriti manualmente, attraverso appositi servizi di upload o di editing disponibili sul portale RNDT con maggiore dispendio di tempo e risorse rispetto alla modalità automatica.
Il servizio di catalogo, così come gli altri servizi, è parte di un progetto più ampio che ha portato alla realizzazione del geoportale comunale. Tale strumento consente di scoprire il territorio in modo semplice e innovativo, attraverso la consultazione di mappe e progetti del Comune, come il piano urbanistico, il piano particolareggiato, il piano di protezione civile e le carte storiche.
Il geoportale è stato sviluppato dalla società Nordai s.r.l., una startup nata nel 2013. Grazie a un finanziamento ottenuto partecipando a un bando europeo promosso da Sardegna Ricerche, tale società ha sviluppato il servizio GeoNue, una piattaforma web, basata esclusivamente su tecnologie Open Source e Cloud Computing, che consente di avere a disposizione tutte le funzionalità di un servizio informativo territoriale avanzato, con l’obiettivo di creare servizi semplici ed economici anche per Comuni di piccole dimensioni, come Sedilo.