E’ iniziato il count down mancano 11 giorni e qualche ora per sapere cosa la giustizia stabilirà sul caso Parolisi-Rea. Salvatore Parolisi è accusato dell’omicidio della moglie Melania Rea, avvenuto il 18 aprile scorso nel bosco delle Casermette a Civitella del Tronto (Teramo). Come la procura di Teramo, anche gli avvocati del caporalmaggiore, Walter Biscotti e Nicodemo Gentile, restano abbottonati. “Posso solo dire – afferma Biscotti – che siamo in attesa della decisione del gip di Teramo (che con ogni probabilita’ sara’ Giovanni Cirillo ndr). In caso di esito negativo (cioe’ qualora il giudice per le indagini preliminari dovesse decidere di trattenere in carcere Salvatore Parolisi notificandogli una nuova ordinanza di carcerazione con probabile trasferimento a Teramo) faremo ricorso al Riesame dell’Aquila”
Intanto però dalla famiglia Rea, chiusa nel dolore si alza qualche primo segnale di ripresa alla vita nonostante il dolore per la perdita della bella Melania sia immenso. Ecco infatti che Michele Rea scrive per il settimanale “Oggi” un diario che ripercorre i sentimenti della famiglia verso Salvatore Parolisi.Parole cariche di sentimenti profondi quelle del diario “La morte se l’è portata via, con violenza e senza ‘preavviso’, ce l’ha strappata con ferocia, con innaturale meschinità, per mano di un orco, che le indagini identificano, ad ora, con l`uomo che lei amava, il suo caporal maggiore Salvatore Parolisi, padre della sua unica, amatissima figlia Vittoria, 21 mesi”. Se, in un primo momento anche Michele e la famiglia Rea ha pensato ad un gesto inconsueto di un maniaco o di un pazzo dopo anche Michele e la famiglia inizia a vedere qualcosa di diverso, la coppia era in crisi e probabilmente i Rea qualcosa sapevano e probailmente ricordavano ecco quindi che a poco a poco riaffiorano i dubbi, dice Michele “ i giorni passavano… verità sulla vita di coppia di mia sorella e di suo marito uscivano fuori. Parolisi aveva una doppia vita, forse una tripla, multipla vita. Una storia seria con Ludovica, la soldatessa, e forse una manciata di altre storie. Come può un uomo che dice di amare sua moglie vivere una storia parallela così intensa e seria?”. E, nel mese di giugno la definitiva rottura dei Rea ed il Parolisi, che, nelle parole di Michele così si intuisce: “Salvatore lo abbiamo visto in un’altra ottica: un uomo bugiardo, inaffidabile, irrispettoso dei sentimenti, ma non un assassino. Era un dolore troppo forte, troppo insostenibile, troppo assurdo vederlo come quell’orco che aveva strappato via la vita a Melania. E poi è arrivata la comunicazione del suo status di indagato e poi nei giorni scorsi l`arresto per l`omicidio…. E per me e per la mia famiglia è iniziato un incubo. È come se mia sorella Melania fosse morta un’altra volta. Ma è anche l’inizio di un percorso giudiziario che spero porti alla verità”
Mentre, è stata presentata dal legale della famiglia di Melania Rea, la richiesta di affidamento della figlia Vittoria ai nonni materni. La richiesta è limitata fino a quanto Salvatore Parolisi resterà in carcere. “Per il bene della piccola Vittoria abbiamo acconsentito a mantenere in piedi rapporti tra le famiglie Rea e Parolisi”, ha dichiarato l’avvocato Mauro Gionn, il legale poi, in varie interviste sottolinea invece che la famiglia di Salvatore Parolisi non ha presentato analoga richiesta di affidamento”. La famiglia Parolisi invece si trincera nel silenzio.Related content:
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