
Dice Bechis su
Libero qualche giorno fa che, se pure quello del Presidente Letta (Enrico) non fosse un
governo del Fare, sarebbe comunque un
governo del Nominare. Infatti afferma che dall'insediamento ad oggi, circa una settantina di giorni, il governo ha effettuato ben
74 nomine.
L'elenco completo non c'è ma ci sono un sacco di nomi. Questa delle nomine, che può essere e sicuramente sarà una prassi del tutto lecita e trasparente, viene giudicata però pletorica, superando quella di qualsiasi altro governo pur andando a ritroso nel tempo. Monti, per esempio, nei primi due mesi ne fece 51, Prodi 47, Berlusconi 44. Insomma, questo di Letta sarebbe, secondo Bechis, un record.
Ma c'è qualcosa di male nel fare nomine? Probabilmente seguono anche le necessità contingenti, che si creano per esempio con il cambio di responsabilità (si pensi per esempio ai componenti dell'attuale esecutivo, provenienti da svariati settori pubblici), quando non sono più propriamente un effetto dello
spoil system. Sta di fatto che, a sentire Bechis, si tratta di un record. Certo che sempre meglio una nomina di doppi, tripli o quadrupli impieghi. O no?
Eccone alcune:
- De Gennaro e Minuto Rizzo a Finmeccanica
- Golini all'Istat (per l'ascesa governativa di Giovannini)
- Franco alla Ragioneria Generale dello Stato
- Rossi come dg della Banca d'Italia
- Pansa a Capo della Polizia
- La Vigna all'Ispettorato di polizia della Camera
- Girone come vicecomandante Carabinieri
- Gino Paoli alla Presidenza della SIAE
- Gasparri come commissario anticorruzione
- Bondi come Commissario ILVA
- Ronchi subcommissario ILVA
- Treu al Cnel
- Angrisano come Comandante generale Capitanerie
- Varricchio come Consigliere diplomatico Pres. Cons.
- Deodato come Consigliere giuridico Pres. Cons.