Magazine Immobiliare

Dal Governo Ministro Grilli: «Il catasto non è equo ma per la riforma c'è tempo»

Da Maurizio Picinali @blogagenzie

Dal Governo Ministro Grilli: «Il catasto non è equo ma per la riforma c'è tempo»ROMA L'attuale catasto è iniquo perché lo scostamento tra valori di mercato e rendite catastali degli immobili oggi esistente, avvantaggia soprattutto i ceti più ricchi. E tuttavia la tanto attesa riforma richiede tempi lunghi. Per il direttore dell'Agenzia del Territorio, Gabriella Alemanno - intervenuta ieri alla Camera - ci vorranno circa 4-5 anni ma il ministro dell'Economia Vittorio Grilli è invece più ottimista e parla espressamente di «2-3 anni». «La valutazione del patrimonio immobiliare non è aggiornata e spesso sperequata», spiega, «ed è necessario cominciare a rivedere il sistema delle rendite prima possibile». E per questo fa capire che il governo è intezionato a varare entro dicembre l'apposita legge delega. Contemporanemante il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, ha assicurato tempi brevi per il decreto bis sulla Crescita: «Arriverà entro settembre e un pezzo importante sarà dedicato allo start up per le imprese, l'agenda digitale, e un altro pacchetto di semplificazioni». Il provvedimento, ha spiegato, «coinvolgerà però il ministro del Lavoro Fornero per le norme sul lavoro e quello della Giustizia Severino per le norme sul fallimento». Passera ha poi confermato che entro fine anno il governo adotterà la direttiva europea sui pagamenti delle pubbliche amministrazioni alle imprese. Tornando al catasto, la Alemanno è partita proprio dallo «scollamento tra la realtà dei valori del mercato immobiliare e i valori catastali». A titolo esemplificativo, ha citato alcuni dati: per esempio «per le abitazioni il valore corrente di mercato è pari, in media, a 3,73 volte la base imponibile a fini Ici», mentre i canoni degli affitti «sono mediamente superiori di 6,46 volte le rendite catastali».NELLA FOTO SOTTO IL MINISTRO GRILLI E IL MINISTRO PASSERADal Governo Ministro Grilli: «Il catasto non è equo ma per la riforma c'è tempo» Il dato avvantaggia dunque i grandi proprietari che hanno più immobili da dare in affitto. E di qui l'altra considerazione fatta dal Direttore dell'Agenzia del territorio: «La distanza del valore di mercato da quello catastale tende ad essere tanto maggiore quanto maggiore è il valore della ricchezza posseduta». La riforma prevista dalla delega dovrebbe dunque ridurre questa «iniquità» che oltretutto «è aumentata» con «l'introduzione dell'Imu e la rivalutazione dei coefficienti». Ma per la riforma i tempi non sono brevi, ha detto la Alemanno: «L'orizzonte temporale è non inferiore a quattro o cinque anni». «Si tratta di un processo articolato», ha spiegato, «che prevede, tra l'altro, la definizione preventiva di complesse funzioni statistiche e una successiva fase di rilevazione puntuale delle informazioni sul territorio, in collaborazione con i Comuni e con gli Ordini professionali».fonte agenzie stampa 14 settembre 2012


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :