“Caspita Giacomo, questa chitarra ruggisce e questa voce è di un fumatore incallito, viene dal basso è una lametta arrugginita, un mobile d’antiquariato stridente, un motore in rodaggio. E’ rozzo, è un primitivo, è una crepa nel panorama musicale.
Hanno rovesciato il panorama rock e non hanno nessun Woodstock alle spalle.
Lo dici come fosse un pregio, ricordi chi suonava a Wood, non era solo una questione di ideali o di hippy!
Non hai capito cosa voglio dire, Steve: spero che questi due ragazzotti dell’Ohio capiscano l’importanza del loro sound e della voce di Auerbach violenta come la crisi finanziaria, sputando quel rospo che hanno in gola potrebbero fare da portavoce della gente e di chi li ascolta. Il bassista non ti pace?
Il basso non c’è, nudi e crudi come i Doors. Ora sono in quattro ma credo che torneranno in due è la scelta migliore possibile. In due sono un whisky liscio, in quattro una buona birra.
Quanto manca per arrivare dal dentista? Sono un po’ agitato.
Si chiamano i Black Keys, cugino. Black Keys e questo disco è Attack and Release”.
Il libro Quelli come noi dove dormono? scritto da Steve Pop è in giro, nei circuiti bookcrossing romani e presto sarà in vendita on-line.
#quellicomenoi