Non c'è notte che non segua il giorno!
Non vale la pena affliggersi!
13. Il centro, luogo di lusso e di potere
La legge dell'alternanza è fin troppo chiara: come nella giostra, più ci allontaniamo dal centro, più aumenta la velocità e il brivido; più ci troviamo lontani dal centro e più l'opposto (l'ombra, il nemico, il pericolo) è in agguato.
Dal male nasce il bene e viceversa (5^ parte)
Il centro lo si deve intendere non solo in senso topografico, ma anche in modo simbolico come normalità, istituzione, valore, sicurezza, ecc). Al centro c'è colui che comanda, c'è il re, c'è il presidente, c'è il governo e il parlamento, c'è l'autorità centrale. Al centro c'è il Sole che illumina e riscalda. Il centro è lusso, potere e divertimento; la periferia invece è in genere degradazione e miseria.
In politica, l'estrema destra è sempre in rotta con l'estrema sinistra e viceversa, trattandosi di due forze uguali e contrarie - ancora il 3° principio della dinamica! - mentre il centro è tenuto a mediare attraverso i compromessi. Ma attenzione, se non ci fosse l'antagonismo tra forze laterali ed estreme, il centro, pur rappresentando la stragrande maggioranza, resterebbe senza stimoli e perdurerebbe nel suo stato di relax e nell'inedia!
14. L'insieme è perfetto, le singole parti no
Possiamo tranquillamente dedurre che il ciclo stagionale nel suo insieme è perfetto: sono le singole stagioni che lasciano a desiderare! Così anche, ogni parlamento nel suo insieme è perfetto: sono le singole parti (cioè i partiti) che sono imperfetti, ma nel loro insieme concorrono alla perfezione.
Contrariamente a quanto comunemente si crede, più le forze in gioco sono frammentate, ossia più partiti politici ci sono, più il loro insieme è perfetto perché diventa difficile o impossibile favorire questa o quella categoria. Il partito di maggioranza si lamenta di non potere governare a causa dell'eccessiva frammentazione, ma il motivo reale è perché non può fare i propri comodi...
In natura non esiste soltanto la rosa, il ciclamino e il giglio: se così fosse il mondo dei fiori non sarebbe così bello, variegato e diciamo pure perfetto!
Il mondo dunque nel suo insieme è perfetto: è chi lo giudica o esamina che lo vede imperfetto!
Soltanto i folli possono credere di dover cambiare il mondo! Soltanto i folli vogliono il mondo in un determinato modo.
Ma per fortuna le forze in gioco sono tante ed eterogenee! Ecco perchè chi accetta la realtà è più felice e realizzato rispetto a chi vorrebbe cambiarla!
"L 'infelicità è causata dal bisogno ossessivo di voler cambiare le cose che non ci piacciono!" (Eckhart Tolle).
Dal male nasce il bene e viceversa (5^ parte)
15. Non esiste una parola definitiva su nulla.
Non esiste una parola definitiva su nulla. Persino gli errori sono necessari perché ci fanno fare esperienza e crescere in consapevolezza. Del resto, il progresso arriva grazie ad errori e correzioni. Neanche le leggi sono mai perfette e valide una volta per tutte, e vanno continuamente modificate. La realtà stessa segue la legge dell'alternanza, quindi è dinamica, e cambia più o meno lentamente e continuamente. Insomma, ogni cosa fluttua nel tempo per trasformarsi nel suo contrario seguendo come i pianeti un'orbita ellittica e un ciclo continuo e senza fine.
Ogni aspetto della nostra vita rispecchia l'alternarsi tra la notte e il giorno.
Sono ancora troppe le cose che non sappiamo sulla materia e sulla vita e perciò l'umiltà e la prudenza sono un imperativo necessario.
16. Non vale la pena affliggersi!
La vita va accettata così com'è, nel bene e nel male, senza piagnistei inutili, altrimenti rischiamo di cadere in uno stato di prostrazione. Dobbiamo convincerci che proprio dal male che oggi ci affligge ci deriverà il bene, anche se lo stesso bene di cui oggi godiamo spensieratamente prima o poi verrà meno.
Dal male nasce il bene e viceversa (5^ parte)
Non vale la pena affliggersi! Al contrario, bisogna cercare di sorridere il più spesso possibile!
Come accettiamo gioco forza la morte, così dobbiamo accettare l'alternanza tra il bene e il male che non è altro che la manifestazione su scala più grande dell'alternanza dell'umore.
Bisogna acettare la vita così com'è, e non perdere l'ottimismo e la fiducia neanche quando sembra andare tutto storto! La convinzione più importante e anche più ovvia che dobbiamo avere è la seguente: non c'è notte che non segua il giorno!
L'essere umano raggiunge la pace interiore e la felicità soltanto quando impara ad accettare la realtà e vive nel presente diventando completo a dispetto della sua dualità.Sono convinto che se non si decide a priori di essere felici, non ci si sentirà mai soddisfatti, non solo se manca tutto, ma anche se si vive nell'abbondanza!
Forse, il segreto per aggirare l'alternanza tra il bene e il male sta nel coltivare un atteggiamento mentale positivo basato su una grande consapevolezza e una sana autostim a.