Philip Couture, Gion-kobu
Per la serie: se mangio ancora sushi divento una foca!
Buono il pesce crudo, ma insomma, non sarà che è pieno delle radiazioni di Fukushima?
Poi tutti questi colori....c'è un sashimi con delle uova trasparenti, ma arancioni.....insomma, saranno vere e di pesce o una finzione piena di coloranti e di plastica?
E lo zenzero in foglie, marinato; e il wasabi, che sembra pongo verde, ma poi ti stende.
E il tè verde che sa di sabbia.
Poi passa un tempo infinito, come a me sembra sempre il tempo su un aereo, con quel rumore che ti annulla, con i gesti sempre uguali, scandito dagli obblighi sociali del mangiare e del dormire a comando.
Comunque un tempo brevissimo, se lo paragoni ai chilometri.
E in piazza Castello, a Milano, c'è il festival del gelato.
I giapponese si fanno selfie usando i bastoni estensibili per riprendersi più da lontano. Qui, finalmente e di nuovo, l'eccezione sono loro.
C'è un gelato che va per la maggiore a Milano, quest'anno. Il buontalenti.
Per me è un sapore notissimo, dell'infanzia, zabaione delicato, quasi una crema.
Un gelato che risale al Rinascimento.
Col nome di un artista.
Fiorentino.
Non resisto alla tentazione.
Ecco, sì: sono tornata.