Comunicato Stampa
Associazione Mirada Komikazen 2012 Festival dall’11 al 14 ottobre 2012 – Eventi fino all’11 novembre 2012 Ravenna (12-14 ottobre 2012) con Komikazen De Faience – Faenza, Ra (9-11 novembre 2012) Dall’11 al 14 ottobre 2012 si apre l’ottava edizione di Komikazen – Festival Internazionale del Fumetto di Realtà, a cura dell’Associazione Mirada, che ha il suo cuore centrale nella città di Ravenna con un’anteprima a Bologna (11 ottobre) e un’appendice finale off dal titolo Komikazen De Faience (9-11 novembre 2012) nella città di Faenza (Ra). Il fumetto di realtà, strumento per il racconto giornalistico, ha assunto un ruolo importante per critici, studiosi e per il grande pubblico. La tendenza autobiografica, memorialistica, storica e di reportage del reale è sempre stata presente in molti dei grandi maestri dell’arte sequenziale, ma ha richiamato l’attenzione del grande pubblico sopratutto negli ultimi dieci anni, permettendo di elevare il fumetto tra le “arti maggiori”. Dopo anni di indagini nel fumetto internazionale, Komikazen si concentra nel 2012 sulla rappresentazione dell’Italia con ospiti circa 50 disegnatori italiani, da giovanissimi talenti a nomi ormai storici. L’ottava edizione di Komikazen vuole essere un omaggio a molte delle più autorevoli matite italiane, tutte ospiti a Ravenna, con l’eccezionale mostra Nuova Storia d’Italia a fumetti. L’immagine guida del festival, disegnata dall’illustratore italiano Shout, è ispirata ai colori della bandiera italiana, diventata una tipica casa di paese: tetto rosso, prato e balconi verde, muro bianco. Una donna anziana appoggiata alla ringhiera del terrazzino tenta di ricordare qualcosa senza però riuscirci, riflesso di un’Italia pensosa e rassegnata. Non è un paese per vecchi? Unico ospite straniero lo straordinario disegnatore brasiliano di origini libanesi Carlos Latuff, specializzato in satira politica. Latuff è diventato ormai un’icona nei paesi arabi, grazie al suo lavoro, che a suo modo ha documentato i fatti della primavera araba e più recentemente della Siria. I suoi strali, però, non risparmiano nessuno, e sono spesso rivolti anche alla politica occidentale, soprattutto a quella americana. L’evento centrale del festival è la mostra Nuova Storia d’Italia a fumetti – Dal Risorgimento al berlusconismo in 150 tavole, che inaugura alla presenza degli autori sabato 13 ottobre (ore 19.00) al MAR (Museo d’arte della città – Via di Roma, 13), aperta fino all’11 novembre 2012. Come la celeberrima opera curata da Enzo Biagi e uscita alla fine degli anni settanta, anche l’esposizione ravennate composta da oltre 150 tavole originali, vuole essere un vero e proprio excursus storico per immagini e suoni, attraverso la selezione antologica di alcune tavole di opere, che in questi ultimi 10 anni si sono poste come obiettivo la narrazione dell’Italia: uno spaccato di un nuovo modo di raccontare la storia e le storie nel fumetto contemporaneo. Pluralità di stili, corredo di validi apparati, formato romanzo grafico sono sicuramente alcuni degli elementi costitutivi di questa New Wave italiana. Oltre che dai disegni, la mostra è corredata anche da un allestimento sonoro con materiale d’archivio e voci originali di personaggi storici e commenti di studiosi tratti da documentari. Tutti gli artisti in mostra sono ospiti del Festival, Ravenna diventa così nei giorni del festival fucina attiva di confronto e riflessione con i circa 30 artisti presenti, fra cui spiccano alcune delle matite più autorevoli nel panorama del fumetto di realtà nazionale e non solo (come Mannelli, Palumbo, Bacilieri), a cui saranno affiancati i 20 giovani selezionati del concorso nazionale sul fumetto di realtà “Reality Draws”. A differenza dell’opera omnia di Biagi, a Ravenna il mosaico dell’Italia in strisce si concentra su alcuni personaggi e fatti salienti dell’800, del ’900 fino ai giorni nostri. Altre tavole in mostra sono tratte da opere che riportano le Storie presenti nei manuali scolastici come il Risorgimento di Palumbo, o che fanno ancora discutere con ferite aperte e misteri non del tutto chiariti, come i fatti del Vajont di Paolo Cossi e Marco Pugliese, Il caso Calvi di Luca Amerio e Luca Baino, la tragedia di Ustica di Leonora Sartori o Il sequestro Moro di Paolo Parisi, e sempre rimanendo negli anni di piombo con Pinelli e Calabresi di Bepi Vigna e Mattia Surroz e la strage di Piazza della Loggia di Francesco Barilli e Matteo Fenoglio. Un’ampia riflessione è dedicata ai fatti di mafia, attraverso le figure del pool antimafia composto da Falcone e Borsellino di Manfredi Giffoni; i ritratti di Peppino Impastato di Rizzo e Bonaccorso, del magistrato Antonio Caponnetto di Luca Salici e Luca Ferrara e dello scrittore e giornalista Pippo Fava anche lui vittima di Cosa Nostra, immortalato nel libro di Luigi Politano e Luca Ferrara. Fino ad arrivare all’attualità dei giorni nostri con il G8 di Genova delle tavole di Zerocalcare e dell’opera di Francesco Barilli e Manuel De Carli dedicata a Carlo Giuliani. Nella mostra di Komikazen, però, la storia non è solo fatta dai grandi protagonisti, ma anche dalle persone comuni, che si ritrovano loro malgrado ad affrontare la grande Storia. Così è nelle pagine di Alessandro Tota e Caterina Sansone dedicate alle sofferenze degli esuli istriani o nell’opera di Sara Colaone, che tratteggia la repressione omofoba del periodo fascista e anche successivamente quella strisciante della società italiana. Le storie partigiane della Romagna di Costantini e l’infanzia e l’adolescenza difficile di un gruppo di ragazzini all’ombra del polo chimico del Villaggio ANIC di Ravenna nelle pagine di Davide Reviati. Per arrivare anche qui ad un punto di grande attualità come quello della mancanza del lavoro, che parte dalla storia degli emigranti in Svizzera ancora di Colaone, fino ad approdare alla fuga dei cervelli di Tota nel lavoro Yeti. Le opere mostrano generazioni ed epoche diverse, ma accomunate dalla stessa nostalgia di casa. Tutte le domeniche (fino all’11 novembre) sono in programma visite guidate alla mostra, condotte da giovani storici alla scoperta di connessioni, eventi e rappresentazioni della storia contemporanea italiana attraverso il fumetto (dalle 16 alle 18). (Info mostra: Ingresso gratuito. Orari: dal martedì al sabato 9.00-13.30. Martedì, giovedì, venerdì e domenica 15.00-18.00. Lunedì chiuso) Ancora all’insegna del contemporaneo, la mostra Le mani hanno occhi, che si apre venerdì 12 ottobre Che cosa accomuna il virtuoso Riccardo Mannelli, noto per i ritratti su Repubblica, ma anche per la lunga carriera di pittore e disegnatore, il giovane illustratore Shout, che ha al suo attivo una quantità di premi e pubblicazioni internazionale da Guiness e il disegnatore fortemente politicizzato Carlos Latuff? Sicuramente l’ossessiva attenzione alla rappresentazione del reale, che non significa ovviamente realismo. In 100 tavole originali, una mostra per esercitarsi all’interpretazione della realtà. Forti come pugni allo stomaco sono le vignette satiriche di Carlos Latuff (Rio de Janeiro, 1968), disegnatore brasiliano di origine libanese. I suoi lavori affrontano una serie di temi, tra cui antiglobalizzazione, anticapitalismo, pacifismo e antimilitarismo, soprattutto nei confronti delle guerre in Iraq e Afganistan condotte dagli Stati Uniti per motivi economici. Dal 2010 si occupa moltissimo dei fatti della primavera araba – Tunisia, Libia, Egitto – trattando soprattutto il rapporto fra i rivoluzionari e le interferenze occidentali e, più recentemente, sugli ultimi fatti della Siria. Latuff collabora per lo più con alcuni blog e con il sito di informazione indipendente Indymedia ed è stato pubblicato da diverse riviste brasiliane, da Le Monde Diplomatique e da vari siti arabi, dalla rivista saudita Character, oltre che dal quotidiano libanese Al-Akhabar. È molto conosciuto per le sue vignette sul conflitto israelo-palestinese, tra i suoi lavori più famosi infatti la serie Siamo tutti Palestinesi, in cui compaiono diversi personaggi rappresentanti di un popolo oppresso, tutti sono accomunati dallo stesso fumetto “Sono palestinese”; tra le situazioni rappresentate i Sudafricani neri durante l’Apartheid, i Nativi d’America, i Tibetani in Cina e anche gli Ebrei del Ghetto di Varsavia, la qual cosa gli è costata non pochi problemi con il governo israeliano. Riccardo Mannelli (Pistoia, 1955) espone una selezione delle tavole di Nicaragua, opera risalente al 1985, definita da molti il primo esempio di graphic novel italiana, un testo ormai introvabile. Mannelli oltre ad essere un fumettista e disegnatore satirico, è sopratutto un acuto osservatore della realtà. Attualmente collabora con La Repubblica e Il Fatto Quotidiano. Accanto a lui, alcune opere di Shout (nome d’arte di Alessandro Gottardo / Pordenone, 1977), uno degli illustratori italiani più conosciuti ed apprezzati all’estero, tanto che vanta collaborazioni internazionali come New York Times, Washington Post, New Yorker, Wall Street Journal e in Italia Internazionale e la casa editrice Minimum Fax. Tra i tanti riconoscimenti, nel 2009 gli è stato conferito a New York quello ritenuto il più prestigioso nel campo dell’illustrazione: Society of Illustrators Gold Medal. Con pochi tratti, riesce ad evocare mondi e a veicolare messaggi che svelano storie e punti di vista: l’uso sapiente del colore, le forme e le assenze, creano un racconto. (Info mostra: Ingresso gratuito. Orari: tutti i giorni dalle 16.00 alle 19.00 lunedì chiuso). (Info mostra: Ingresso gratuito. Orari: tutti i giorni dalle 16 alle 19, chiuso il lunedì). Nei giorni del Festival, Ravenna diventa quindi fucina di incontri, riflessioni, tavole rotonde, data l’occasione quasi unica di avere in un luogo solo, generazioni diverse di disegnatori, fumettisti, sceneggiatori autorevoli, rappresentanti della scena italiana. Numerose le presentazioni e le tavole rotonde con gli autori venerdì e sabato; domenica a conclusione del festival il convegno Nella nuvola della vita, dedicato alla biografia e alle sue rappresentazioni. Una sezione speciale è quella dedicata, come di consueto, ai workshop, visite guidate e incontri con autori e giovani studiosi di storia organizzati per le scuole superiori, in cui saranno coinvolti più di mille studenti. Quest’anno, inoltre, Komikazen, è anche l’evento finale del concorso nazionale “Reality Draws” per la promozione dei giovani disegnatori italiani del fumetto di realtà, indetto la scorsa primavera. Una prima selezione fra i materiali dei molti partecipanti provenienti da tutta Italia, ha permesso a 21 giovani artisti di frequentare il workshop intensivo, svoltosi in giugno presso il Centro Andrea Pazienza di Cremona (tutti i selezionati sono presenti con alcune loro tavole nella mostra principale del festival). Da questa rosa, la commissione ha poi decretato 6 vincitori, che si sono aggiudicati i premi delle varie sezioni del concorso. Per la sezione Reality Book vincitori i marchigiani Nicola Gobbi (disegnatore, Ancona 1986) e Jacopo Frey (sceneggiatore, Ancona 1987), che realizzeranno per la casa editrice Comma 22, un libro a fumetti sulla vita dello statista altoatesino Alexander Langer. Il libro sarà presentato nella edizione 2013 di Komikazen. Per la Residenza d’artista, vincitrice Elena Guidolin (Vicenza 1985), i cui lavori saranno ospitati dalla Galleria Miomao di Perugia. La giuria ha inoltre assegnato un Premio speciale extra concorso al giovanissimo Vincenzo Cardona Albini (Roma 1995), che ha potuto pubblicare una sua storia nel catalogo di Komikazen 2012. Per il Premio Reportage, Serena Schinaia (Taranto 1986) ha affiancato il Gruppo Ponte Radio nelle attività di teatro per ragazzi in territori difficili, descrivendo l’esperienza in un reportage a fumetti, che verrà pubblicato da una rivista nazionale. La narrazione della sua esperienza è oggetto di un incontro a Bologna giovedì 11 ottobre, anteprima del Festival insieme a Carlos Latuff. A Bologna sarà allestita anche una mostra con le tavole originali pubblicate sulla rivista Giuda n. 4, dedicate all’Afganistan. APPENDICE FINALE dal 9 all’11 novembre Komikazen De Faience a Faenza (Ra), il festival internazionale del fumetto di realtà migra anche nella città manfreda, con una serie di eventi conviviali e performativi che mirano a sensibilizzare il pubblico alle possibilità comunicative del fumetto contemporaneo. Venerdì 9 novembre per i commensali dell’Osteria della Sghisa (Via Emiliani 4A) aperitivo e cena con gli autori. Aperitivo alle ore 18 con Andrea Zoli, che presenta il suo libro Il mio nome è Ultras pubblicato da Comma 22 e vincitore del premio Komikazen 2011. Il libro descrive per immagini lo strano mondo degli ultras della città di Cesena con molti momenti quasi di comicità, ma facendo al contempo anche un’analisi sociologica. E alle 20.30 Cena con Gramsci alla presenza degli autori Elettra Stamboulis e Gianluca Costantini, Un giovane studente, alle prese con la difficile vita del fuori sede, diventa interlocutore di due personaggi fantastici, allucinatori, che scompongono una storia d’ordinaria università in un viaggio alla ricerca delle radici e del senso delle parole di Antonio Gramsci, oggetto di studio, ma anche alter ego immaginario del protagonista. Sabato 10 novembre alle ore 18 presso la Libreria Moby Dick (Via XX Settembre 5) presentazione del libro Lo scrittore necessario. Una biografia di Primo Levi dal 1946 al 1987 di Pietro Scarnera, autore vincitore del premio Komikazen 2009 grazie al quale ha realizzato “Diario di un addio”; Scarnera si presenta ormai autore consapevole e maturo con questa Graphic Novel dedicata al grande scrittore e intellettuale torinese. Alle 21 Nove100 Caffé libri e sangiovese (Corso Giuseppe Mazzini, 69 A) presentazione del libro Campana di Simone Lucciola e Rocco Lombardi, sulla vita del poeta Dino Campana. Domenica 11 novembre Distretto A, cena itinerante con fumetto nel distretto A, nel centro di Faenza, organizzato dalla Osteria della Sghisa. Un vero e proprio percorso gastronomico fra botteghe artistiche, studi di architettura, case di privati, negozi, bar e ristoranti per degustare vari vini dell’associazione Iobevoromagnolo e assaggiare diversi tipi di cucina che alcuni ristoratori dell’Emilia Romagna propongono per la serata. Nei vari spazi saranno presenti mostre e incursioni del fumetto di realtà. Da segnalare presso la Casa del Disco (Corso Mazzini 38) l’esposizione delle tavole su Lucio Dalla di Vincenzo Cardona Albini (Premio speciale Reality Draws, selezione nazionale sul fumetto di realtà) Etichette associate: Puoi leggere anche: Condividi:
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8° Festival Internazionale del Fumetto di Realtà
Anteprima Bologna (11 ottobre 2012)
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