Cara, vecchia e lungimirante Europa! Perché gli Stati Uniti saranno anche più evoluti, i cosiddetti paesi Brics si staranno anche affacciando sul panorama economico mondiale proponendosi come le locomotive del domani, ma in quanto a politiche energetiche il nostro continente non è davvero secondo a nessuno.
L’Europa è infatti il primo donatore mondiale di aiuti allo sviluppo sul fronte dell’energia. Un dato ancor più significativo nel momento in cui il 2012 è stato dichiarato dall’Onu “Anno dell’energia sostenibile per tutti”, e visto che nel mondo circa un miliardo e mezzo di persone non ha ancora accesso all’energia.
E sarà proprio questo uno dei temi chiave della prossima Conferenza di Rio+20, prevista per giugno, e che rappresenta una grande occasione per rilanciare la leadership europea in un settore di enorme importanza strategica per il futuro del pianeta.
Fino a oggi, il contributo europeo si è sostanziato in sovvenzioni e prestiti che hanno raggiunto gli 11,5 miliardi nel periodo 2003-2011, con quasi il 50% destinato alle fonti rinnovabili. Inoltre, dal 2005 al 2011 solo la sola Unione Europea ha fornito un miliardo di euro in sovvenzioni per i programmi dedicati all’energia nei paesi in via di sviluppo dell’area Africa-Caraibi-Pacifico.
Oltre al sostegno economico propriamente detto, l’Europa si è anche impegnata ad aiutare i paesi in via di sviluppo a creare piani d’azione e ad attuare le riforme necessarie per trovare i fondi privati necessari a realizzare questi piani. Ciò è avvenuto attraverso una Technical Assistance Platform, che nei prossimi due anni potrà contare su circa 50 milioni di euro.
Bruxelles ha anche dato vita a una serie di strumenti finanziari per sostenere l’accesso all’energia: Questi vanno dal fondo EU-Africa Infrastructure Trust Fund (ITF), che finora ha impegnato 392 milioni di euro, al Global energy efficiency and renewable energy Fund (GEEREF), ha avuto 108 milioni di euro di fondi con una partnership pubblico-privato, per opportunità di investimenti sia commerciali che pubblici.
Inoltre, grande attenzione è stata posta anche verso i programmi di cooperazione regionale. Ad esempio, quello sulle rinnovabili in Africa. Si tratta di un’iniziativa che può contare su oltre 6 milioni di euro, per aiutare a stimolare lo sviluppo sostenibile tramite un maggiore uso delle fonti verdi nei paesi in via di sviluppo.
Insomma, per quanto riguarda il futuro energetico del pianeta l’Europa sta recitando senza dubbio un ruolo da protagonista. E speriamo torni a farlo anche in altri settori.
[foto da euinfrastructure.com]