Usare in modo corretto un computer è un obiettivo concreto che molte persone apprezzerebbero. Tanto per citare un esempio attingendo alla sfera dei ricordi si potrebbe raccontare un aneddoto, tra molti, realmente accaduto in uno dei corsi numerosi corsi erogati. Ebbene eccolo. “Anni fa un avvocato usava inserire in un unico file di un word processor le sue decine se non centinaia di relazioni giudiziarie. Avete capito bene non creava dei file per ogni cliente o procedura. E, per stamparne una doveva conoscere la posizione, ovvero i numeri di pagine che occupava nel file”. Senza dubbio originale. Quanti per semplificare la gestione avrebbero pensato a questa soluzione?
Ma l’uso corretto di un software viene anche dal confronto e dal rimettere in discussione quanto già appreso? Quanti sono legati a lunghi percorsi per semplici procedure? Ma così mi è stato insegnato, direte! Contenti voi…
D’altra parte l’uso del Computer ed oggi della Telematica apre nuovi scenari anche alla evoluzione del concetto di Libertà, di Luogo, in definitiva di partecipazione alla Vita Globale o anche Locale e nel senso più pregnante. Non ultimo lo scambio di foto famiglia. Si dice dei “6 gradi di distanza” tra noi e l’uomo/donna che vive dall’altra parte della terra. Significa che conoscendo la mappatura delle nostre relazioni sociali potremmo percorrerle per essere tutti uniti, e per tutti si intendono tutte le persone della terra, e tutti interconnessi. Almeno teoricamente ed ammesso ovviamente che dispongano tutti di un PC e connessione alla rete o di uno Smartphone.
Servirebbero delle regole, non credete? In quest’ottica si propone un breve estratto dalla Dichiarazione di Indipendenza di John Perry Barlow dell’ormai lontano 1996. Secoli nell’era del Cyberspazio, ma ancora molto attuale. Leggete il testo proposto e poi commentatelo su Twitter con l’argomento #titelonline il nostro account è invece @titelonline. E, mi raccomando vi aspetto su Twitter. SE non sapete come fare vi consiglio uno dei nostri corsi, ma intanto buona lettura.
John Perry Barlow
“Governi del Mondo Industriale, Voi giganti stanchi di carne e acciaio, io vengo dal Cyberspazio, la nuova dimora della Mente. In nome del futuro, chiedo a voi del passato di lasciarci in pace. Non siete i benvenuti tra noi. Non avete sovranità alcuna là dove ci aduniamo.
Noi non abbiamo governi eletti, e non abbiamo intenzione di averne, quindi mi rivolgo a voi con nessuna altra autorità se non quella con cui si esprime la stessa libertà.
Io dichiaro lo spazio sociale globale che stiamo costruendo naturalmente indipendente e libero dalle tirannie che voi state cercate di imporci” […] Noi stiamo creando un mondo dove chiunque ovunque possa esprimere le proprie opinioni, non importa quanto singolari, senza paura di venire costretto al silenzio o al conformismo.
Voi siete terrorizzati da vostri stessi figli, perché sono nativi in un mondo dove voi sarete sempre immigranti”. Leggi la versione completa qui
Che ne pensate, interessante vero? Ti aspetto su Twitter
Antonio Conte, Ufficio Stampa Titel.
La Rubrica “Formazione in Pillole” è a cura di Antonio Conte