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Dalla conservazione delle cellule staminali cordonali al trapianto

Creato il 22 ottobre 2014 da Conservazionecordoneombelicale @SorgenteSalute

Come funziona la conservazione delle cellule staminali cordonali? Qual è l’iter da seguire per il trapianto? In questo articolo cercheremo di fornire le risposte alle domande più frequenti in merito alla conservazione delle cellule staminali del cordone ed al loro utilizzo clinico con il trapianto autologo ed allogenico.

Conservazione cordone ombelicale - Guida
Di: Redazione

Quando si parla di conservazione delle cellule staminali cordonali si fa riferimento ad una pratica molto importante che consente alle coppie in attesa di un figlio di conservare una risorsa preziosa che un giorno potrebbe essere utile nel trattamento di numerose patologie.

La conservazione delle cellule del cordone deve essere una scelta consapevole che la coppia compie dopo una corretta e adeguata informazione: poiché lo spreco di queste importantissime risorse è ancora troppo elevato, è fondamentale riuscire ad incentivare il più possibile l’informazione per permettere alle coppie di conservare una risorsa preziosa per il futuro.

Risorsa preziosa perché le cellule staminali del cordone ombelicale sono le più vitali, potenti, e tra le migliori prelevabili: sono cellule al 100% compatibili con l’individuo da cui sono state prelevate, fino al 50% con i genitori, e fino al 25% con i fratelli. Ciò significa che, per un’eventuale necessità in caso di patologie gravi – come malattie del sangue, leucemie, mielomi e linfomi – queste cellule possono essere trapiantate nel paziente rappresentando un trattamento di documentata e comprovata efficacia e con minimo rischio di rigetto.

Il trapianto di cellule staminali può essere autologo oppure allogenico: si dice autologo quando le cellule sono state prelevate dall’individuo al quale vengono somministrate (è il caso dell cellule staminali del cordone ombelicale, per esempio); si dice allogenico quando vengono utilizzate cellule staminali da donatore esterno ma compatibile.

Ma prima di essere utilizzate, è necessario che le staminali vengano raccolte e conservate: la raccolta avviene in maniera del tutto indolore sia per la mamma che per il bambino, al momento stesso del parto; successivamente, le cellule vengono analizzate e preparate per la crioconservazione in bidoni che conserveranno il campione per almeno 20 anni a una temperatura minima di -196°C.


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