Scritto da: Luisa Cassarà 16 giugno 2014 in Mangiare e bere Inserisci un commento 8 visite
Ecco come condividere il cibo in eccesso
Può capitare a tutti di non riuscire a consumare tutto il cibo che si ha in casa (e non sempre per superficialità). In molti casi, pur pensando che sarebbe meglio regalare a qualcuno quegli alimenti ancora buoni, non si sa materialmente come fare. La risposta a questo problema può venire dalle due parole food sharing, che altro non è che un modo per mettere a disposizione gli alimenti in eccesso che altrimenti verrebbero buttati via.
A dare il buon esempio è la piattaforma tedesca Foodsharing.de, nata a Colonia e diffusa in diverse città della Germania, creata allo scopo di sensibilizzare i cittadini ed offrirgli un ottimo strumento per la condivisione. Basta inserire il proprio indirizzo e l’alimento in questione (inclusa la data di scadenza): in pochi minuti quello che sarebbe finito nella spazzatura viene messo a disposizione di chiunque ne abbia bisogno. Il sito è attivo dal 2012 ed è cresciuto nel tempo, conquistando più di 30.000 iscritti ed oltre 45.000 fan su Facebook. Per avere un’idea più chiara del funzionamento, potete dare un’occhiata a questo video promozionale della pagina:
Ma il food sharing esiste anche in Italia?
L’intento è sicuramente molto nobile e non è difficile comprendere l’importanza del food sharing, soprattutto in un periodo come questo. Sull’esempio dei tedeschi anche in Italia è nato un sito analogo, ifoodshare.org. Il funzionamento della piattaforma “nostrana” è molto simile a quello della tedesca: bisogna registrarsi sia per inserire i prodotti a disposizione che per richiedere qualcosa. Al momento, purtroppo, i numeri non sono gli stessi di quelli del portale tedesco Foodsharing.de: i presupposti ci sono e sono anche buoni, ma la strada da percorrere è ancora lunga.
Commenta l'articolo food sharing Foodsharing ifoodshare