Su lettera 43, Barbara Ciolli raccoglie una serie di commenti a siti e blog tedeschi, di quotidiani e riviste, in cui una parte di Germania, persi ormai i freni inibitori, invasata da un'atavica sete di superpotenza e dominio, si esibisce in tutta una serie di commenti e luoghi comuni su Italia, Spagna e Grecia.
Così mentre alcuni suggeriscono al nostro paese di attingere alle riserve auree anzichè chiedere soldi al popolo tedesco (parole dello stesso tenore mezzo secolo fa venivano rivolte contro gli ebrei), altri in un rigurgito di xenofobia e razzismo antiterrone (che ci sta sempre bene per la felicità di Borghezioelss) propone sulle pagine dell'Handelsblattl (quotidiano economico tedesco): «separare l'Italia meridionale e la 'ndrangheta dal resto del Paese», edificando «un muro di Adriano a Nord di Napoli».
Insomma gli sturmtruppen perdono il pelo ma non il vizio, ciclicamente sentono dentro di sè un sentimento incontenibile di prevaricazione e dominio sul resto del mondo. Non è un caso che non abbiano mai modificato le parole del proprio inno in cui dichiarano la Germania Uber alles, al di sopra degli altri. Poco servirà a loro ricordare che al di sotto del muro che vorrebbero erigere, l'export s'è incrementato del 26% nell ultimo trimestre rispetto al periodo precedente...Sarà forse questo a dar loro fastidio?
Confidiamo in una caduta di stile di un anonimo teteschen in preda ai fumi di birra e patate, in ogni caso,come cordiale risposta e saluto evocativo dei propri defunti avi,gli rivolgiamo un caloroso: Kitammuorten...e gli ricordiamo che Goethe così scrisse di Napoli: "Quando io vorrei esprimermi a parole, appaiono soltanto immagini davanti ai miei occhi: il bellissimo paesaggio, il mare libero, le isole scintillanti, la montagna ruggente: mi manca la capacità di descrivere tutto ciò. Napoli è un Paradiso, tutti ci vivono in una specie di inebriata dimenticanza di sé "