Dalla lotta alla pagnotta/2

Nemmeno il tempo di chiudere il primo resoconto sul malaffare in salsa verde, ancora scossi dal Bossi all'amatriciana imboccato come un nonno col semolino, ora ci troviamo pure l'ex batterista varesino indagato. Sì proprio lui, er mejo ministro der bigoncio, il fiore all'occhiello della compagine legaiola, quello che caccia i clandestini e arresta i mafiosi manco fosse Superpippo. Insomma, in appena 155 cm (scarsi) di uomo, stava insaccato tutto 'sto popò di prodigio della natura. A rovinare la festa però sono arrivati quei rompiscatole dei magistrati che accusano lui di avere incassato 60 mila euro a non si sa bene quale titolo (magari quello di supereroe...), più altri 14 mila a quella terrona della sua bella Isabella, assistente campana factotum. L'Espresso poi, mette il dito nella piaga e ci fa pure l'inchiestona. Speriamo davvero che il ministro ne esca pulito in modo che almeno lui resti la candida foglia di fico dietro cui nascondere le vergogne padane.