Magazine Arte
Dalla newsletter di Flash Art una riflessione di Padron Politi degna di attenzione
Creato il 14 luglio 2013 da Roberto MilaniRiporto, in quest post, la riflessione che fa Giancarlo Politi a proposito della presenza di artisti italiani nelle Kermesse che contano...
Ma l'artista italiano è meno bravo dei suoi colleghi europei, americani, asiatici?
Cari amici, vista la quasi totale latitanza degli artisti italiani giovani o di mezza età dalle principali rassegne internazionali e dalle grandi mostre museali (a eccezione della Biennale di Venezia e dell'ultima Documenta, diretta da una curatrice italiana: ma in tutte le altre grandi mostre zero giovani italiani), oltre che dalle gallerie più autorevoli, mi chiedo se la ricerca della giovane arte italiana di oggi e' su una strada ch! e non coincide con la ricerca generale. Oppure bisogna pensare che i nostri artisti sono meno bravi? Altrimenti come spiegate che alle grandi rassegne partecipano artisti di tutti i paesi (oltre agli USA, Cina, Gran Bretagna, Germania, Francia, sono venuti alla ribalta artisti brasiliani, filippini, indonesiani, ecc.). Troppo facile dire che l'Italia non ha un sistema dell'arte (musei, istituzioni, gallerie) che difenda i propri artisti: non credo che proprio tutto dipenda da questa assenza. E allora come la mettiamo? Noi italiani siamo veramente meno bravi degli altri? Oppure l'arte segue la decadenza di un paese e viene con esso emarginata? Vi sembra che un pittore italiano sia meno bravo di un pittore americano, inglese, indonesiano? Le mie non sono domande retoriche ma la constatazione oggettiva di fatti, confermatami anche da numerosi osservatori internazionali. Quali sono oggi i giovani artisti con una visibilità internazionale? Oltre a Maurizio Cattela! n, ormai decano, e Rudolf Stingel, anche lui protagonista della scena da qualche anno, e Francesco Vezzoli che invece sta emergendo con forza, chi sono gli altri artisti con un po' di visibilità? Paola Pivi, Enrico David, Lara Favaretto, Pietro Roccasalva, Piero Golia, Francesco Arena, Nicola Martini? Ma si tratta di visibilità spesso limitata a una città o a una galleria o a una mostra, con un mercato ridotto e molto zoppicante. Parlando l'altro giorno con un responsabile di un'importante asta internazionale, mi diceva che oggi i soli artisti italiani apprezzati dal mercato internazionale sono: Fontana, Burri, Manzoni, Castellani, Boetti, De Chirico, Morandi; Cattelan e Stingel quando ci sono. Si ottengono ottimi risultati di fronte a opere significative di Pistoletto, Calzolari, Penone. Ma stiamo parlando di quasi cento anni di arte italiana. Possibile che il suo riconoscimento internazionale debba essere ridotto a questi pochi nomi?
Qual è la vostra opinione, cari amici? Perché l'arte giovane italiana non decolla? Colpa del paese immobile, delle istituzioni, delle gallerie private o (come io in parte ritengo) mancanza di confronti seri, a livello nazionale e internazionale.
Vogliamo parlarne?
Grazie.
Giancarlo Politi [email protected]
Possono interessarti anche questi articoli :
-
La sarabanda dei falsari archeologici
di Massimo Pittau. Ho letto con attenzione e con vivissimo interesse l’intervista che è stata fatta al prof. Franco Laner, della Facoltà di Architettura... Leggere il seguito
Da Rosebudgiornalismo
ATTUALITÀ, CULTURA, SOCIETÀ -
Recensione #29: Iron Man
Facciamo un salto indietro di qualche anno in questa recensione. La prima volta che abbiamo visto questo film non avrei mai pensato che potesse piacere anche a... Leggere il seguito
Da 365 Film
CINEMA, CULTURA -
Un’opera d’arte al mese #8 – L’unione della terra con l’acqua
Ciao a tutti! Eccoci qui con un nuovo appuntamento della rubrica Un’opera d’arte al mese (visto che se mi impegno riesco a non far scadere il mese? XD). Leggere il seguito
Da Ilariagoffredo
CULTURA -
5 film che ispirano 5 viaggi indimenticabili
Il cinema ha l’impareggiabile potere di condurci in città e mondi lontani, pur lasciandoci seduti sul divano di casa o sulla poltroncina di una sala... Leggere il seguito
Da Onesto_e_spietato
CINEMA, CULTURA -
Words in Freedom: la cultura torna a fare notizia.
Da oggi, lunedì 29 giugno, è online il magazine di cultura e società Words in Freedom, una nuova realtà editoriale affacciata sul web e sul mondo. Leggere il seguito
Da Onesto_e_spietato
CINEMA, CULTURA -
La lista della vergogna
Il nuovo sindaco di Venezia, appoggiato da tutto il centro destra, come suo primo atto politico ha ordinato il ritiro delle fiabe “arcobaleno” dalle scuole... Leggere il seguito
Da Cronachedallalibreria
CULTURA, LIBRI