Dalla Palestina con sapore

Basta poco per sbarazzarsi della monotonia culinaria offerta dai kebab, prevalentemente turchi, disseminati a Zurigo. Basta poco anche per rendere più accogliente un angolo dell'irrequieta e turbolenta Langstrasse. Al numero 92, sui pochi metri quadri una volta occupati dal Wurstgrill, ha recentemente aperto il Palestine Grill. Successo immediato, grazie a una semplice ricetta: specialità palestinesi (ma anche israeliane e libanesi, quasi un conflitto culinario mediorientale), arricchite da ingredienti biologici (prevalentemente svizzeri, perché dalla Palestina importare è pressoché impossibile, a parte una birra, imbottigliata però in Belgio), preparate seguendo le istruzioni della mamma (ma anche della zia e della nonna che vivono a Nablus) e cucinate al momento sotto gli occhi del cliente (per cui mettete in conto l'attesa, una media di almeno 5 minuti moltiplicati il numero di persone che vi precedono in fila, e la fila a volte è veramente lunga). Per il palato un'esperienza indimenticabile. Dietro il bancone il 24enne palestinese Sami Khouri che si alterna ai fornelli coi suoi collaboratori (ma mai più di due alla volta, lo spazio è veramente esiguo). Sul menu anche un “piatto della pace”, nonostante la politica, nel suo grill, Sami non ce la vuole portare.