“Dalla Parte Degli Oppressi” è da ormai un anno il tema fondamentale della campagna di Studenti Bocconiani Liberali, ed ha generato sorrisi, fastidi e candide constatazioni d’inopportunità. Dolce e Gabbana, Corona, Brigitta Bulgari… perché loro? Perché non i bambini affamati? Perché nessuno pensa ai bambini? E i Marò?
E allora siamo proprio degli stronzi, oppure il punto è un altro e questi personaggi sono né più né meno che un simbolo. Delle due l’una.
Chiaramente il punto è un altro, perché, grazie al cielo, Depardieu e Maradona non hanno bisogno e non se ne fanno niente della nostra solidarietà (forse non se ne farebbero niente nemmeno i Marò, ma non vogliamo indagare).
Siamo liberali anche perché combattiamo i taboo, che oggi fanno di cognome “correttezza politica”.
La correttezza politica è il vincolo a dire solo una verità filtrata, e quello che si perde, ciò che si cesella via è una parte del discorso, quella che magari chiarisce e scagiona una di queste brutte facce.
Questo discorso sui taboo è molto più concreto di quanto non si pensi: nessuno, per esempio, criticherebbe chi cambia occupazione dietro l’offerta di uno stipendio più alto, ci mancherebbe, il mercato del lavoro seleziona così i più talentuosi, ma non appena lo stesso individuo cambia nazionalità per una migliore pressione fiscale, beh, apriti cielo! Quanta immoralità! Quanta avidità!
Nicola Rossi