Successo dei Mavericks che interrompono la striscia di vittorie degli Spurs (Nowitzki 26 punti). I Jazz battono Los Angeles cui non bastano i 31 di Bryant. Miami vince ma fatica. Ok Denver, Orlando, Phoenix, Memphis, Detroit, Charlotte e Oklahoma
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- Dirk Nowitzki trascinatore di Dallas
Finisce la serie di vittorie (12) di San Antonio, fermata in casa dalla grande rivale texana Dallas, ispirata da un super Nowitzki. Deragliano anche i Lakers in casa dei Jazz, dopo aver condotto anche di 19 nel secondo quarto. Miami vince a fatica contro Philadelphia. Vittorie al batticuore per Denver su Chicago e per Oklahoma City in casa dei Pacers.
San Antonio Spurs-Dallas Mavericks 94-103
Dallas chiude a 12 la striscia di vittorie consecutive di San Antonio, che deve arrendersi alla mira spaventosa di Dirk Nowitzki, che ha perfettamente lavorato ai fianchi degli avversari per poi chiudere la gara insieme a Terry, Chandler (13/16 ai liberi) e Marion. Dopo la tripla del pareggio da parte di Ginobili a 5’18 dalla fine (86-86) e il sorpasso firmato da George Hill, in campo solo i Mavs: Marion segna il 2+1 e riporta avanti Dallas, poi Terry dalla media e Nowitzki dal gomito mettono 7 punti di distanza a favore degli ospiti. Ancora un gioco da 3 punti, stavolta per Terry, e i tiri liberi di Chandler regalano ai Mavs 10 punti di vantaggio (100-90 a 51 secondi dalla fine) e fanno calare il sipario.
San Antonio: Ginobili 31 (5/8, 4/8, 9/9 tl), Hill 21, Duncan 15. Rimbalzi: Duncan 8. Assist: Duncan e Ginobili 4.
Dallas: Nowitzki 26 (10/12, 2/2), Chandler e Marion 19, Kidd e Terry 12. Rimbalzi: Nowitzki e Chandler 8. Assist: Barea 7.
Utah Jazz-Los Angeles Lakers 102-96
In quanti, sul 36-17 per gli ospiti con 10’25 da giocare nel secondo quarto, erano disposti a credere nella rimonta dei Jazz? Nessuno, a parte i Jazz ovviamente. Con i protagonisti che non ti aspetti, Utah ribalta la situazione già prima dell’intervallo (46-45 firmato Millsap a 1’47 dalla pausa lunga) con 9 punti di Earl Watson e 7 di Ronnie Price in questo parzialone. A spegnere l’entusiasmo dei padroni di casa non basta neanche un rabbioso Kobe Bryant: 14 punti in poco più di 2 minuti, con 3 triple a segno e 3 tiri liberi dopo il fallo di Kirilenko per il +5 Lakers a 2’31 dalla fine (96-91). Non basta, perché Utah ha ancora la forza per l’ultimo, decisivo parziale: 11-0, con annessa la tripla del pareggio di Deron Williams e i 4 punti di Raja Bell (100-96 a 11 secondi dal termine) che mettono la partita nelle mani dei ragazzi di Jerry Sloan, ora 12-5 in stagione contro il 13-3 dei campioni Nba in carica.
Utah: Williams 29 (7/8, 3/6, 6/6 tl), Jefferson 20, Millsap 13, Kirilenko 11. Rimbalzi: Jefferson e Millsap 8. Assist: Williams 12.
L.A. Lakers: Bryant 31 (7/16, 3/5, 8/9 tl), Gasol 21, Odom 16, Artest 11. Rimbalzi: Gasol 11. Assist: Odom 5.
Miami Heat-Philadelphia 76ers 99-90
Torna a vincere, Miami, ma ancora una volta deve faticare. Philadelphia non è certo quella che può essere definita una corazzata (3-13 il record), ma Dwyane Wade e compagni impiegano tre quarti prima di riuscire a domarla. Un 12-2 di parziale di 6 punti a testa di LeBron James e Chris Bosh porta i ragazzi di Spoelstra sul +12 (85-73) per iniziare l’ultimo quarto, poi Wade ce ne mette 7 per dare a Miami il massimo vantaggio (99-86 a 2’25 dalla fine) e chiudere la pratica per la nona vittoria stagionale in 16 gare.
Miami: Wade 23 (7/15, 0/1, 9/12 tl), James 20, Bosh 18, Arroyo 17. Rimbalzi: Bosh 9. Assist: Wade 8.
Philadelphia: Meeks 21 (3/5, 5/8), Iguodala 20, Brand 12, Young 11. Rimbalzi: Iguodala 9. Assist: Holiday 6.
Denver Nuggets-Chicago Bulls 98-97
Non c’è Derrick Rose? Non c’è problema, o quasi, per i Bulls, che trovano in C.J. Watson l’uomo in grado di sostituire per una notte il leader della franchigia. Dopo che Denver aveva condotto anche di 19 (tripla di Lawson del 59-40 a 9’32 dalla fine del terzo quarto), 4 dei 33 punti nella gara di Watson davano agli ospiti il +3 a 30 secondi dalla fine (97-94). Sistemato il problema dell’assenza di Rose, bisognava comunque vedersela con Carmelo Anthony, sempre più leader vista anche l’assenza di Chauncey Billups: Melo segna i tiri iberi del -1, ma sbaglia il tiro del sorpasso a 7 secondi dal termine. Sembra fatta per i Bulls, invece no. Rimessa in attacco ancora per Denver, Anthony si prende ancora la responsabilità, allo scadere, e stavolta segna, dando ai suoi la sesta vittoria in 7 gare interne.
Denver: Anthony 22 (7/17, 0/1, 8/10 tl), Nene 18, Lawson 17, Afflalo 13. Rimbalzi: Nene 7. Assist: Anthony 8.
Chicago: Watson 33 (9/18, 2/4, 9/12 tl), Deng 24, Noah 17. Rimbalzi: Noah 16. Assist: Noah 4.
Indiana Pacers-Oklahoma City Thunder 106-110 dts
Vittoria in rimonta per Oklahoma City, che s’è trovata anche sotto di 14 punti dopo il canestro di Hibbert a 8’33 dalla fine del terzo quarto (64-50) e ha avuto ancora bisogno di prestazioni mostruose soprattutto da Russell Westbrook (migliorato il suo massimo in carriera) e Kevin Durant. Per KD sono arrivati 11 punti in uno spazio temporale compreso tra gli ultimi 2′ dei regolamentari (compreso il 2+1 del 96 pari a 47 secondi dal termine) e il tempo supplementare. Ancora lui, poi, ha messo il tiro del 106-103 a 23 secondi dalla fine dell’overtime, e dopo l’errore di Granger (per il possibile pareggio) un 4/4 ai liberi di Westbrook chiude la partita.
Indiana: Granger 30 (9/15, 2/9, 6/7 tl), Hibbert 19, McRoberts 13, Dunleavy 12, Collison 10. Rimbalzi: Hibbert e Dunleavy 10. Assist: Collison 10.
Oklahoma City: Westbrook 43 (13/23, 0/1, 17/18 tl), Durant 25, Green 15, Sefolosha 13. Rimbalzi: Green 14. Assist: Westbrook 8.
Orlando Magic-Cleveland Cavaliers 111-100
Sesta sconfitta in 8 gare per i Cleveland Cavaliers, sotto praticamente per tutta la partita con scarti in doppia cifra. Ma coach Byron Scott non ha mandato giù alcune cose: “Non è facile giocare in 5 contro 8″. Il riferimento agli arbitri è immediato. La gara, come detto, è stata sempre nelle mani di Orlando, già avanti di 10 alla fine del primo quarto (32-22), hanno avuto il massimo vantaggio sul +18 (79-61 a 5’58 dalla fine del terzo quarto, firmato da Nelson), e hanno controllato la gara sommergendo gli avversari con le triple (14/31) malgrado i problemi dalla lunetta di Howard.
Orlando: Howard 23 (5/9, 13/24 tl), Nelson 20, Redick 15, Lewis e Richardson 14, Bass 10. Rimbalzi: Howard 11. Assist: Duhon 9.
Cleveland: Jamison 22 (7/13, 2/7, 2/2 tl), Mo Williams 20, Sessions 13, Graham 10. Rimbalzi: Jamison 7. Assist: Mo Williams 8.
Phoenix Suns-Los Angeles Clippers 116-108
La rimonta dei Clippers arriva troppo tardi: quando Eric Gordon segna 6 punti consecutivi per i rossoblu di Los Angeles e li riporta a -6 (112-106) manca solo 1’10. Non c’è più il tempo nè la forza necessari per compiere l’ultimo sforzo. Phoenix aveva dominato la gara in lungo e in largo prima del rilassamento finale, chiudendo il primo quarto avanti addirittura 42-21 e soprattutto totalizzando appena 4 palle perse in tutta la gara. Impossibile vincere a casa di Nash senza mai levargli la palla dalle mani.
Phoenix: Richardson 29 (7/11, 5/8, 0/2 tl), Warrick 25, Frye e Nash 16, Hill 12. Rimbalzi: Warrick 6. Assist: Nash 10.
L.A. Clippers: Gordon 32 (9/15, 2/8, 8/10 tl), Griffin e Gomes 20, Cook 16. Rimbalzi: Griffin 14. Assist: Gordon 6.
Memphis Grizzlies-Golden State Warriors 116-111
Partita equilibrata dopo l’eccellente avvio di Memphis (21-8 firmato Gasol a 5’48 dalla fine del primo quarto), grazie soprattutto all’impatto spaventoso di Andris Biedrins in mezzo all’area, oltre ai cannonieri Ellis e Curry. Reggie Williams spaventa con la tripla i padroni di casa (108-105 Memphis a 1’15 dalla fine) ma l’8/8 ai liberi del trio Mayo-Conley-Gay permette ai Grizzlies di portarla a casa nel finale. Da notare che Mayo è ancora partito dalla panchina, lasciando il posto nei primi cinque a Xavier Henry (6 punti con 3/5 in 18′).
Memphis: Gay 25 (7/13, 2/4, 5/6 tl), Mayo 23, Randolph e Conley 14, Gasol 12, Vazquez 10. Rimballzi: Randolph 7. Assist: Randolph e Gasol 4.
Golden State: Biedrins 28 (13/15, 2/4 tl), Curry 26, Ellis 23, Adrien 12, D. Wright 10. Rimbalzi: Biedrins 21. Assist: Ellis 8.
Detroit Pistons-Milwaukee Bucks 103-89
Dura un quarto e poco più la partita di Milwaukee, che rimane a contatto fino al 33-30 segnato da Ilyasova a 7’52 dalla fine. Poi la partita la comandano i padroni di casa, che chiudono avanti di 12 all’intervallo (55-43) e poi strapazzano i Bucks alla ripresa del gioco, toccando il massimo vantaggio a 5’35 dalla fine della partita (schiacciata di Prince per il 96-73). I ragazzi di coach Kuester tirano con il 56.2% dal campo (50% da fuori) e chiudono la partita con 28 assist per alimentare i 7 uomini in doppia cifra.
Detroit: Stuckey 18 (8/12, 2/3 tl), Hamilton e Villanueva 15, Prince 14, Bynum 13, Gordon 11, Maxiell 10. Rimbalzi: Wallace e Villanueva 8. Assist: Hamilton 9.
Milwaukee: Jennings 25 (9/19, 0/3, 7/11 tl), Ilyasova 14, Salmons 11, Maggette 10. Rimbalzi: Ilyasova 11. Assist: Jennings 6.
Charlotte Bobcats-Houston Rockets 99-89
Houston gioca una partita discreta, conducendo anche di 10 nel corso del secondo quarto (42-32 firmato Budinger a 6’52 dall’intervallo) e ancora con Budinger segnava i tiri liberi del -2 a 5′ dalla fine della partita. qui, però, la coppia Diaw-Jackson decide di chiuderla: 4 punti per il francese, 5 dell’ex Warriors che poi serve l’assist per Gerald Wallace a chiudere il parziale di 11-0 che manda i titoli di coda di questa partita (95-82 a 2’18 dalla fine).
Charlotte: Wallace 21 (4/14, 2/7, 7/8 tl), Diaw 20, Jackson 16, Mohammed 15, Livingston 10. Rimbalzi: Wallace 14. Assist: Augustin 11.
Houston: Budinger 19 (3/7, 3/8, 4/4 tl), Martin 16, Hill 14, Scola 11. Rimbalzi: Hayes 10. Assist: Lowry 6.
tratto da Gazzetta.it