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Dalle candele al neon, la luce che ci illude

Creato il 14 maggio 2014 da Artesplorando @artesplorando
Dalle candele al neon, la luce che ci illudeDalle trasparenze dei paesaggi di Leonardo da Vinci ai riflessi del sole sulla Senna nelle tele di Claude Monet, la luce è sempre stata protagonista ed elemento fondamentale della storia dell'arte. Dal secondo dopoguerra però la sua presenza ha assunto forme sempre più articolate, dal lightbox al neon, dal video agli schermi multimediali. Un'evoluzione raccontata attraverso i lavori di venti artisti contemporanei selezionati da Catherine Bourgeois all'interno della collezione Pinault, e riuniti nella mostra L'Illusione della luce a Palazzo Grassi fino al 31 dicembre 2014. Si comincia con l' opera di Douglas Wheler, che occupa l'atrio del palazzo e dialoga con l'installazione di neon realizzata dal minimalista Dan Flavin. Dalla luce intesa come struttura architettonica si passa poi a indagare la forza ipnotica di questo elemento con Julio Le Parc, in dialogo con Philippe Parreno e Antoni Muntadas, mentre la giovane Claire Tabouret riunisce in un unico dipinto una pluralità di fonti luminose. In chiave più politica, infine, le proposte di David Claerbout, sull'Africa, di Latifa Echakhch, sulla primavera araba, e di Danh Vo, che riassume la storia del colonialismo in un'istallazione nel salone centrale del museo.Per tutte le info: www.palazzograssi.it

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