Damiani and Prada’s retail expansion continue by opening their second stores, respectively, in Macao and Istanbul.
Damiani ha inaugurato la sua seconda boutique a Macao nel One Central Mall dopo quella presente all’interno dell’esclusivo Venetian Macao Resort Hotel.
Guido Damiani, presidente e amministratore delegato del Gruppo Damiani,
Quest’opening, infatti, fa parte di una serie di attività dedicate al mercato cinese e segue la recente apertura dei negozi Damiani di Singapore e di Ning-Bo, una delle più antiche città della Cina e Bliss di Shanghai e di Harbin Quilin, rinomata meta turistica.
“Damiani è molto interessato all’espansione nei mercati dell’Asia – ha affermato Guido Damiani – specialmente nella Greater China, la cui vitalità è in linea con la nostra visione di espansione nei mercati emergenti. L’apertura di questa seconda boutique a Macao è un ulteriore passo importante per raggiungere questo obiettivo che è sostenuto dall’apprezzamento che il nostro brand e i nostri gioielli riscuotono in questi Paesi”.
Prada, d’altra parte, ha inaugurato il suo secondo monomarca a Istanbul all’interno del mall Istinye Park, meta dello shopping di lusso nella città turca.
Lo spazio, progettato dall’architetto Robert
Di grande impatto la facciata in vetro opalino retroilluminato che, attraverso una grande vetrata a doppia altezza, permette di intravedere il primo piano, l’ingresso e le vetrine sono arricchite da pensiline in metallo nero, inserite in una cornice di marmo e una scala in marmo nero ricoperta di specchi bronzati collega il pianterreno al primo livello.
Intanto, si torna a parlare di Ipo e c’è chi ipotizza il dual listing per il gruppo del lusso. Sono, infatti, in valutazione più piazze finanziarie per il collocamento in Borsa se i mercati finanziari si riprenderanno e sembra che la quotazione potrebbe avvenire sia a Hong Kong, in questo caso sarebbe la prima fashion house della Borsa asiatica, sia a Milano, considerato l’indebitamento della società con le principali banche italiane, tra le quali UniCredit e Intesa Sanpaolo. La vendita di un terzo del capitale, secondo alcune stime, consentirebbe di raccogliere nell’ex colonia britannica 1,2 miliardi di euro, circa 10 volte gli utili core stimati per fine 2010. Nei primi nove mesi dell’anno il Gruppo Prada ha totalizzato ricavi consolidati pari a 1,4 miliardi di euro, in aumento del 31% rispetto allo stesso periodo del 2009, grazie al buon andamento in Europa (+20%), negli Usa (+27%), ma soprattutto dell’Asia (+51% Giappone incluso).