Ci sono giorni nei quali i profumi mi mancano.
Da un annetto circa, come effetto collaterale di non so quale farmaco assunto, non sento più odori."Beata te!" esclamano i nasi altrui, imbattendosi in una flatulenza, in un gorgoglio ormonale, o in una stradina di campagna. "Provate voi!" vorrei esclamare io, esacerbata da questo inutile, se non che delizioso, orpello in mezzo alla faccia. Svegliarsi una mattina e non sentire più niente di niente, che sia bello oppure brutto, le mie nari sono andate in pensione anticipata, ed io mi percepisco vetusta, mentre leggo nei miei ricordi le fragranze alle quali ero più legata. La biancheria che la SuperNonna stendeva fuori, nel grigiume di giorni tutti uguali, erano la bandiera bianca che sapeva di candore ed innocenza. Quell'eau de parfum, che usava la mia cliente, che solo sulla sua pelle aveva quella nota inconfondibile ed irresistibile, quel misto di peccato e redenzione, che solo le donne che hanno vissuto, sanno sprigionare.Il caffè ed il tabacco, due squarci gentili all'olfatto, che a me riportano l'uomo e la sua interezza di caposaldo, e che cerco sempre, in vana attesa, ogni qual volta entro in un bar.La lavanda, il rosmarino, la salvia e il basilico, che hanno stampato addosso il mio bisogno di fuggire e la mia quotidianità più domestica, in quel loro mondo astruso di Provenza e giardino di casa. La fabbrica delle brioches del paese, qualche ora prima che piova...L'aria si riempie, inquieta ed incostante, di dolcezza, di promesse, di carezze alla vaniglia; e ti pare di essere traghettato da Willy Wonka, in chissà quale strano e straordinario percorso... Il primo passo dentro una biblioteca, o una libreria old style... Niente a che vedere con Mondadori o Feltrinelli, ma, piuttosto, il mondo ideale per perdersi tra parole e sensazioni... Che siano libri nuovi o usati, non importa, il loro livore, la passione barricadiera che portano seco, ha impregnato le pagine, rendendole boccette di ricordi e di polvere, di aspettative e lacrime...La torta fatta in casa...Quel l'attimo perfetto in cui gli ingredienti, non si amalgamano solo nel fisico, ma anche nell'animo, come se gli scrigni più delicati di farina/uova/burro/zucchero, aprissero al bussare insistente del naso, lasciando scivolare impermeabili emozioni, facendoci gola senza vista e senza gusto, in un preliminare crudelmente appetitoso. La pioggia...Quella del l'odore della pioggia, è una maledizione agrodolce, che nessuno può scalfire...Non è tanto l'odore in se, quanto l'universo sensoriale che sa spalancare... Con le sue dimensioni reali, anche nello sprigionarsi soltanto, non è possibile non associare questo odore, non trattenerlo nel bandolo della matassa dei ricordi, come una luce a far chiarezza.Il vasetto della Nutella, avete mai aspirato fino in fondo, appena aperto? Quando togliete la carta alluminio protettiva, prima che un coltello infranga il perimetro perfetto, e vi pare che da naso vi siano salite minuscole particelle di crema nocciola? Il fritto del mercato e della pizzeria, che qui, qualcuno potrà dirsi che son matta, che non dover sentire certe schifezze, non è poi tanto male... Ma mi manca l'associazione inconscia dall'effluvio, alla situazione; mi manca andare al mercato il venerdì, e non poter evocare inconsciamente, tutte le mattine trascorse a mangiare bastoncini di pesce alle 10... E mi manca non sentire più l'odore di sogliola o di pizza, post domenica sera, quando i miei ci portavano alla solita pizzeria, che quando ci passo, non è più lei, e non riesco nemmeno a scavare per trovarla.Perdere l'olfatto è questo.È brancolare un po', nel buio delle tue emozioni, ritraendosi al ritmo del motore che rulla dentro, ma che non ce la fa ad accendersi. Intendiamoci, ci sono cose assai peggiori, ma destabilizza e rende nostalgici.Si sa, le cose, quando le si ha, si tende a darle per scontate, ma fatevi un piacere: una volta, o un'altra, datevi tempo per respirare profumi che amate, perché racchiudono tutto il succo del vostro essere, la parte della quale non avete memoria e che se non vi manca, o se non vi fa scattare qualcosa, è perché non la ricordate, ma c'è... e vi aspetta!