I fumetti seriali della Sergio Bonelli hanno un canone comune, ripetuto in ogni albo e declinato secondo le caratteristiche dei vari personaggi.
In Dampyr tale cifra è rappresentata, mensilmente, dalla caccia che Harlan e i suoi compagni danno a un Maestro della notte, sconfitto puntualmente alla fine della storia. La peculiarità della serie in questo caso è data dai numerosi flashback storici e dai continui cambi d’ambientazione geografica.
L’albo di Claudio Falco e Giuliano Piccininno non si discosta dal suddetto canovaccio, ma lo sfrutta per sviluppare una vicenda che, seppur scontata negli sviluppi, fa dei flashback storici i propri punti di forza.
La lettura fa trasparire l’accurata ricerca documentaria intrapresa sia dallo sceneggiatore che dal disegnatore per rendere al meglio le ambientazioni dell’Europa della metà del ‘600, della Grande Guerra e della Seconda Guerra Mondiale. C’è cura nella ricostruzione dei fatti, tanto quanto nella restituzione grafica di particolari storici come le divise degli eserciti della Guerra dei Trent’anni e gli spazi interni degli U-Boot tedeschi, i sottomarini del Terzo Reich.
Le tavole sviluppano la vicenda all’interno della tipica gabbia di sei vignette, concedendosi anche licenze come una splash page completamente priva di bordi. I tratteggi, le campiture e l’ottima resa delle anatomie dei personaggi da parte di Piccininno arricchiscono un albo che, senza troppe pretenziosità, si legge e si apprezza con piacere.
Abbiamo parlato di:
Dampyr #165 – La fine della caccia
Claudio Falco, Giuliano Piccininno
Sergio Bonelli Editore, dicembre 2013
98 pagine, brossurato, bianco e nero – 2,90 €
ISBN: 977159000200230165
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