Conducimi fino alla tua bellezza con un violino ardente
Conducimi attraverso il panico finchè potrò essere al sicuro
Alzami come un ramo d’ulivo e diventa la colomba che mi riconduce a casa
Conducimi fino alla fine dell’amore. Conducimi fino alla fine dell’amore
Chi di noi non si struggerebbe per delle parole così belle?
E’ l’amore che sboccia, quello condiviso, quello ricambiato.
Quello che vuole arrivare ” to the end of Love”, fino alla fine del giro di danza.
Amore che supera le barriere e che emoziona.
Amore che nasce dal cuore.
Stupenda canzone di Leonard Cohen che mi ha riscaldato l’anima.
Mi ha fatto ricordare di mia nonna e di suo cugino,
innamorati fin da bambini, poi separati per convenienza,
poi rimasti entrambi vedovi da anziani e ritrovatisi affezionati come sempre,
che la domenica ballavano il tango e il valzer per la gioia di noi nipoti.
Nel ballo si trasformavano e come per magia tornavano i ragazzi di una volta,
quelli nati negli anni ’10 del Novecento,
quelli che erano prima della guerra, prima della crisi,
prima che lui partisse per la guerra d’Africa
e venisse tratto prigioniero presso Addis Abeba per 10 anni, dal 1937 al 1947.
Loro non conoscevano la canzone di Leonard Cohen,
ma sembravano dire, danzando, Dance me to the end of Love.
RINGRAZIO MIZAAR VIRGINIA PER AVERMI DATO LO SPUNTO IN UNA NOSTRA CONVERSAZIONE IN FB :)