Dani Alves e la banana simbolo della lotta anti-razzismo
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Dani Alves ha scatenato un’ondata social di proteste pacifiche contro l’ignoranza. Il simbolo della lotta al razzismo è diventata la banana. Al giocatore del Barcellona, domenica scorsa, era stata infatti indirizzata una banana lanciata da un microcefalo dagli spalti. Alves è una scimmia? Risponde come meglio non poteva. Si è chinato, ha raccolto la banana e l’ha mangiata.
Nel giro di pochissime ore il gesto è stato applaudito e imitato da tanti colleghi e altri personaggi di spicco. Tra questi, Neymar (che si è fatto fotografare con il figlio e con due banane, una vera e una pupazzo). “Siamo tutti macachi. E allora?” ha postato su Instagram. E ancora Aguero, che si è fatto fotografare con la stessa del calcio femminile Marta, Balotelli, Roberto Carlos, David Luiz, Coutinho e tanti altri. In Italia, non hanno perso occasione per ribadire il no al razzismo anche Renzi e Prandelli. Con un pezzo di banana ciascuno.
C’è già chi, in Brasile, pensa a una campagna del genere in occasione dei Mondiali di giugno. Ad ogni modo, questa moda delle proteste pacifiche sui social è contagiosa ed è la miglior risposta all’ignoranza. Dani Alves continua, nel frattempo, a strabiliare con la sua ironia: “Il gesto con la banana? Sono in Spagna da 11 anni e queste cose accadono da quando io sono qui. Ma penso che bisogna ridere di questi ritardati mentali. Non so chi l’abbia tirata, ma devo ringraziarlo perché mi ha dato l’energia per fare poi due cross che ci hanno fruttato altrettante reti. Grandissimo.
Dani Alves e la banana simbolo della lotta anti-razzismo
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