Vengo a conoscenza dei lavori di Daniele Costa tramite la rete, poi mi passa sottomano il lookbook firmato di Penny Black e lo ritrovo nuovamente con i suoi disegni su Flair e sulle pagine di Grazie; in mono naturale comincio a seguire il suo blog per rimanere aggiornati sui suoi lavori che pubblica periodicamente e mi appassiono; dopo un email gli propongo una breve intervista che vi propongo qui di seguito.
Come nasce il suo essere artista? e come si è evoluto questo percorso?
Cominciando da bambino, poi ho studiato arti applicate alla “hochschule fuer gestaltung” a Zurigo, sono un grafico e faccio l’art director dal 1984 .
Subito, ma per caso, ho cominciato a lavorare nel mondo della moda, del design, dell’architettura
A Monaco, Zurigo, Amsterdam, Milano. Questa mobilità ha contruibito ad affinare uno “stile semplice” Ora che vivo a Milano da tempo, il blog fa viaggiare i miei disegni per me.
Lei è direttore creativo di Flair, che significato ha avuto questo ruolo nel suo lavoro?
Mi permette di vivere “fuori schema” di vedere le cose da una diversa prospettiva.
In generale mi occupo di riviste di moda femminili, ora sto lavorando a un nuovo progetto per GRAZIA ITALIA diretto da Vera Montanari per la quale ero anche art director di FLAIR italia sempre per mondadori e in precedenza di molti altri periodici internazionali.
Le sue illustrazioni appaiono su giornali di moda, ha curato il lookbook di PennyBlack; qual'è il suo rapporto con questo mondo?
Un rapporto familiare
Per lo scorso salone del mobile ha creato una serie di opere raffiguranti dei mobili; com'è nata queta serie di disegni? come mai ha spostato la sua pennellata dal fashion al design?
Non ho spostato la mia “pennellata”, seguo un metodo e tutto quello che vedo e sento lo trasformo in disegno, che inizialmente è un tratto di inchiostro nero a pennello. Questo è il mio punto di partenza, ed è la mia “firma” anche quando lavoro come art director.
Potrei disegnare anche viti, ranelle e bulloni….free style.
Per conoscere il suo lavoro basta seguire il suo blog, così è successo anche a me; come mai ha scelto questo metodo di diffusione per la sua arte? che ruolo gioca?
Da sempre disegno, ma non ho mai fatto mostre. Avere un blog (www.danielecosta.net ) mi permette di diffondere il mio lavoro Ed è così, per esempio, che attraverso uno studio di immagine
(www.macsiotti.com ) sono stato proposto a Pennyblack.
Direi che da quando ho un blog lavoro di più anche come illustratore .
Danielecosta.net