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“Danny l’eletto” – Chaim Potok

Creato il 15 dicembre 2011 da Temperamente

“Danny l’eletto” – Chaim PotokEccolo là, Danny l’eletto, “the Chosen”, come lo chiama Chaim Potok, dall’altro lato del campo di softball, con i suoi occhi azzurri, i lunghi riccioli da ebreo chassid ai lati del capo, i segni del viso che sembrano scolpiti nel marmo. Lo guarda Reuven Malter, il narratore di questa vicenda letteraria: nessuno dei due si scorderà della faccia altrui né di quel pomeriggio caldo, quando la partita amichevole si è trasformata in una battaglia di guerra, nella quale vagamente echeggiava la seconda guerra mondiale sullo sfondo di questa storia, mentre le due squadre che si sfidavano diventavano emblematiche della comunità ebraica che sarebbe rimasta dopo l’orrore della Shoah.
Vivevano nello stesso quartiere ma non si erano mai incrociati prima, e dopo l’incidente di sabato i due diventeranno amici. L’uno, Reuven, è il figlio di un insegnante liberale e democratico, il cui ebraismo moderato e critico è avversato profondamente dalla famiglia e intera comunità dell’altro, Danny: erede della dinastia rabbinica del padre, tzaddik ortodosso, Danny vive secondo i più rigidi dettami che il Talmud impone. Un genio, una mente superiore, capace di mandare a memoria pagine intere e di capirle dopo poche letture, il prescelto Danny si sente rinchiuso in una gabbia stretta, della quale è stufo ancor prima di aver raggiunto la maturità. Nonostante le diversità, Danny e Reuven stringono un’amicizia intensa e duratura, che dovrà far fronte alle conseguenze che la storia imposa alla realtà politica e sociale della comunità ebraica nel mondo.
Il misticismo della religiosità ebraica, la spiritualità della sua filosofia, il fascino della Torah e dello yiddish sono tangibili qualità del romanzo, il primo dello scrittore e rabbino statunitense Chaim Potok. In un romanzo in cui i silenzi dei personaggi sono tanto significativi è la naturale fluidità narrativa dell’autore a far presa sin dall’inizio sul lettore, che viene direttamente calato nel quartiere ebraico di Brooklyn dove abitano Danny e Reuven. Le descrizioni dei rituali dello Shabbat, le dotte discettazioni sulle interpretazioni dei Rabbi, persino le astruse teorie di gematriya (scienza che da’ un valore numerico all’alfabeto ebraico, cavandone poi significati mistici nella kabbalah) incantano. E mentre Chaim Potok affabula con la sua gente, mantiene il grande pregio di parlare da pari a pari a chiunque, aldilà dell’età e della fede dei suoi protagonisti.

Azzurra Scattarella

Chaim Potok, Danny l’eletto, Garzanti, 2001, € 10.00


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