Scrivo alcuni appunti sulla Divina Commedia. Dante sceglie Virgilio come guida attraverso l'Inferno e il Purgatorio, lo inserisce nel proprio poema e poi gli chiede spiegazioni e rassicurazione, come se esistesse veramente quel maestro di cui ha bisogno. Ne ha bisogno per legittimarsi e ottenere autorevolezza. Perché Virgilio? Grande poeta, simbolo di cultura, umanità, stile, cantore delle origini leggendarie della Roma imperiale. Gesù Cristo sarebbe nato quando l'impero romano era sufficientemente potente ed esteso nel mondo da consentire al messaggio cristiano di acquisire la massima risonanza possibile, che in periodi storici precedenti sarebbe mancata. Virgilio tuttavia non era cristiano: rappresenta la cultura, l'impegno civile, il sapere. E' un laico, non un cristiano: garantisce quindi una prospettiva universale. Lo segue Dante personaggio, emotivo, turbato dalle stesse visioni di Dante autore e rassicurato dal maestro che l'autore ha incaricato di mostrargli il cammino e aiutarlo a comprendere proprio le evocazioni di Dante poeta. Le reazioni immediate e istintive di Dante personaggio sono indotte appositamente per giustificare quella che si direbbe "l'ideologia" di Dante autore, accreditata dagli effetti delle sue stesse creazioni artistiche. Un gioco delle parti che chiede però legittimazione al lettore, quarto ruolo in gioco, che assiste agli intrecci dei tre precedenti e partecipa immedesimandosi ora all'una o all'altra funzione e soprattutto provocato a schierarsi. L'emotività di Dante personaggio induce il lettore a credere che sia verisimile il racconto: l'autore presume che tutti i lettori possano reagire in modo simile, perché tutti hanno un maestro, un modello, una cultura legittimata. Il lettore viene inserito dentro il racconto tramite l'immedesimazione con il personaggio Dante.
E' la presenza di Virgilio, poi, la sua saggezza e la sua funzione di razionalità sempre vigile, a garantire la credibilità del gioco.
Come d'autunno si levan le foglie
l'una appresso de l'altra, fin che 'l ramo
vede a la terra tutte le sue spoglie,
similemente il mal seme d'Adamo
gittansi da di quel lito ad una ad una, per cenni come augel per suo richiamo.




