Spettacoli, conferenze, incontri, workshop e progetti sulla danza, il corpo e lo spazio urbano. Inizia mercoledì 4 settembre 2013 la diciassettesima edizione del Festival Danza Urbana a Bologna.
[...] Occorre prendere il largo, navigare in mare aperto per andare oltre l'orizzonte presente. In tempi difficili non possiamo accontentarci di replicare forme e contenuti conosciuti, ma dobbiamo osare, sperimentare, investire in formazione.
Il Festival Danza Urbana giunge, questo anno, alla sua diciassettesima edizione. Come un adolescente è in piena mutazione e cerca di sviluppare nuove strategie. Arcipelaghi è il sottotitolo/guida che ne rileva la nuova direzione: la volontà di offrire ai diversi pubblici un filo rosso, un punto di vista attraverso cui fruire le creazioni degli artisti per confrontarsi con alcune questioni del presente. Questa edizione parte dall'elemento geografico, dall'esplorazione dello spazio e dalla sua mappatura, dal suo ripiegarsi su un foglio, dal suo (s)piegarsi e accartocciarsi teorico. Arcipelaghi propone l'investigazione di diversi linguaggi coreici e performativi contemporanei attraverso una pluralità di personalità artistiche, che si collocano all'interno di un mare comune, di uno stesso orizzonte teorico ed estetico. Agli eventi si affiancano importanti momenti di esplorazione geografica, di riflessione tra le pieghe di questa mappa, per inoltrarsi su questioni cruciali, quali: l'abitare urbano, la relazione tra corpo e architettura, la nozione di occupazione e riconoscimento comunitario dello spazio collocato nella costruzione culturale dell'altro. Allo stesso tempo, Sediment/azioni, un percorso formativo pluriennale per un gruppo di adolescenti, crea le condizioni ambientali per la formazione di nuovi arcipelaghi, con il sedimentarsi di esperienze attraverso laboratori, atelier coreografici ed incontri.Dal 12 al 15 settembre con "Terre di Confine" Danza Urbana collabora a due progetti, che si posizionano al limite spazio/temporale del Festival, indagando aree limitrofe della performance e della danza in spazi non convenzionali: dall'interno delle case di privati cittadini con Sinfonie per appartamenti, al crinale di un colle con Running up that hill. [...]
L'apertura dei lavori di Danza Urbana è mercoledì 4 settembre 2013 con una conferenza - Archipelagus Affect - in cui Franco La Cecla, Laura Menatti e Stefano Tomassini, un architetto-antropologo, una geofilosofa e uno studioso di danza, mettono a problema l'abitare urbano, la relazione tra corpo, architettura e paesaggio, la nozione di occupazione e quella di riconoscimento comunitario collocato nella costruzione culturale dell'altro; e con l'inaugurazione di una mostra fotografica collettiva - Architettura in Danza, Bologna e i suoi paesaggi - in cui i tre fotografi che hanno storicamente seguito e documentato il Festival Danza Urbana, Giancarlo Donatini, Gino Rosa e Renzo Zuppiroli, propongono uno sguardo su Bologna attraverso le architetture e i paesaggi effimeri, che i corpi dei danzatori compongono performando gli spazi della città. La mostra svela non solo la relazione formale tra coreografia e architettura, ma la potenza simbolica generata dal confronto tra due elementi paradigmatici della nostra cultura: il corpo e l'habitat.
Giovedì 5 settembre 2013 iniziano le performances con , progetto che si realizza in due momenti distinti: ogni giorno, da giovedì 5 a domenica 8 settembre, per un'ora al giorno, verrà istituita presso il una sorta di agenzia viaggi alla quale qualsiasi persona potrà rivolgersi per iscriversi a questo esperimento che la compagnia definisce come "oggetto coreografico auto-organizzato". Il infatti, insieme ad alcuni performer precedentemente formati, impartirà istruzioni di un preciso movimento corporeo alle persone del pubblico che sceglieranno liberamente di aderire al progetto. Queste persone parteciperanno poi, nella stessa giornata, a una performance (di durata variabile tra i 5 e i 10 minuti) in un luogo pubblico della città. La partecipazione è libera e gratuita. Il definisce "proseguimento della propria linea di ironia e concettualismo coniugando il discorso "didattico" e matematico sulla danza al trionfo dell'illogico e dell'irrazionale, "in un'ironia sottile e disarmante, al contempo lucida e folle." è la volta di Pieghe performative tratte da Plek artista visivo e performer che, con , racconta le trasformazioni urbane di Bologna a partire dalle sue esplorazioni lungo i canali visibili e sotterranei della città. I corsi d'acqua diventano il luogo di contatto tra due punti: il paesaggio naturale, e il paesaggio artificiale, ovvero il risultato degli effetti dell'attività produttiva, della vita sociale, culturale e ambientale nei vari quartieri della città di Bologna. Il fiume Aposa, elemento centrale della storia della città, diventa il luogo in cui esplorare il rapporto tra la geografia, la storia, gli abitanti e le trasformazioni urbane in un continuo dialogo tra i percorsi visibili e sotterranei. Venerdì 6 settembre 2013
Alessandro Carboni intende lo spazio urbano non come qualcosa di dato, ma come luogo di esperienza e produzione in cui il corpo, nelle sue diverse specificità, diventi l'agente, l'asse portante di discussione e di cambiamento.
Isolario / Poema di un frastaglio, spiumato, minuto e senza fine animano il cortile di Palazzo D'Accursio. prende le mosse dall'opera omonima del cartografo francescano Vincenzo Coronelli (Venezia, 1650 - 1718). A differenza delle attuali carte geografiche, che risultano "disabitate", nelle carte antiche erano spesso riportate anche le abitazioni e i suoi uomini, le peregrinazioni e le transumanze, gli animali, le greggi, e perfino gli alberi. Le mappe antiche dunque si muovono sempre fra l'astrazione e la figurazione. Questo stesso doppio registro caratterizza Isolario, dove 7 danzatori, ora intessono complessi intrecci coreografici, ora ci appaiono come una sconosciuta tribù. La musica originale di guida questo lavoro con brani minimali e ipnotici. Replica anche domenica 8 settembre.
Martedì 10 settembre 2013 , la piazzetta Marco Biagi, ospita la , lavoro che ha vinto il . Uno spettacolo che si interroga sul prendersi gioco dell'altro e farne quello che si vuole, fino all'esasperazione, una violenza che è carnale, ma non solo. Una storia romantica che si rivela aggressiva e si trasforma in un gioco di abuso e dominio, un legame portato all'estremo in cui non c'è più una via di fuga, forse la rassegnazione, talvolta l'accettazione, probabilmente l'amore. Concorso di Danza Out d'autore Salice d'oro 2013 presentano uno studio del movimento sulla simbiosi. La piéce indaga se e come funziona tale congiunzione e chi ne trae vantaggio. Il bisogno di unione e quello d'indipendenza si scontrano, mentre i due esseri cercano di sfruttare al massimo la loro unione. Mercoledì 11 settembre 2013 : originariamente concepito come materiale preparatorio al quarto episodio di , progetto quadriennale che - attraverso assoli e lavori di gruppo - si ispira alle riflessioni sul gioco del sociologo francese Roger Callois, ha preso poi una forma sempre più autonoma. Una lungo piano sequenza nel quale l'esercizio di mimetismo della danzatrice e coreografa in scena si trasfigura in immagini che rimandano al volo, al frullo e al respiro, e che, smaterializzandosi al momento stesso del loro mostrarsi, hanno tutto il fascino di una apparizione fantasmagorica. Bird's eye view / Estratto di 15 min per spazio urbano esplorano dove risiede l'essenza autentica e primitiva dell'essere umano, guardando all'interno del corpo come un'allegorica prigione dell'individuo. In questo tentativo, l'istinto ed il bisogno di evasione possono trasformarsi in una libertà che è in essenza un'utopia, portando l'individuo a scoprire che può essere l'artefice della sua propria prigione. Umma Umma/Manuel Rodrìguez
Giovedì 12 settembre 2013 prende corpo il progetto Sinfonie per appartamenti Il signor Agostino Bontà Francesca Antonino, Valentina Bechi, Simone Evangelisti, Giulia Ferrato, Elena Giachetti, Elisa Pol, Valerio Sirna ) idea e progetto di Sinfonie per appartamenti Camilla Casadei Maldini coinvolge diversi appartamenti di uno stesso condominio in un happening della durata di due ore, protagonista Il Signor Agostino Bontà Il Signor Agostino Bontà è il risultato di una reazione alchemica, un fare collettivo nato dalla fusione, e non dalla semplice somma, di sette individui. si è formato all'interno del secondo biennio del sotto la direzione di . Ha continuato poi la sua ricerca, esplorando il rapporto tra individuo e collettività, dandosi come parola chiave l' : un orizzonte tematico e fisico intorno a cui richiamare la propria autorialità. La sua indagine parte dal semplice, dal vivere uno spazio, nel presente, nell'ascolto, ed esplora i confini tra improvvisazione e scrittura, tra lo stare e l'essere, tra partitura coreografica e parola. Replica venerdì 13 e sabato 14 settembre 2013. prende il via anche il progetto progetto Scritture per la danza contemporanea -, ideato dal coreografo e danzatore direttrice artistica di . È un progetto sulla danza che si articola in alcune residenze per gli artisti e un micro festival. Richiamando un noto brano di Kate Bush degli anni 80 dalle sonorità freschissime, Running up that hill vuole essere al contempo campo di sperimentazione per gli artisti e polo d'attrazione per un pubblico giovane e variegato che vuole incontrare e conoscere la danza nelle sue forme più evolute, dense, emotive e approfondite. Un appuntamento estivo annuale che in due giorni condensa avvenimenti, performance, prove aperte, incontri, discussioni, aperitivi all'aperto, nello stupefacente scenario naturale del Fienile Fluò di Bologna. Il progetto si avvale della collaborazione di due importanti festival della scena della danza internazionale: , che selezionano e forniscono un network di giovani talenti nell'ambito della coreografia mondiale. Replica domenica 15 settembre 2013. Running up that hill - Esperimenti coreografici in collina - Umma Umma Dance & Manuel Rodríguez
L'associazione culturale danza urbana si trova a Bologna in via marsala 6, 40126