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A volte un omosessuale spinto dalla voglia di esprimere anche nel look quello che si sente di essere osa tirando fuori dall'armadio cappelli dalla forgia un pò strana, occhiali da sole particolarmente ricercati che si fanno notare o magari pantaloni attillati un pò troppo, tanto da scatenare l'ilarità di chi si incontra per strada, facendosi additare ed insultare gratuitamente.Purtroppo ciò avviene anche per le coppie gay, magari "esteriormente normalissime" ma che solo per un semplice e castissimo bacio scambiato per strada o per una passeggiata mano nella mano, senza dar fastidio a nessuno, viene provocata dall'omofobia che ancora dilaga. Speriamo che tutto questo finirà dopo l'episodio giuridico che ha visto protagonisti due vigili di Ancona, in lotta probabilmente per la stessa promozione, in cui uno era stato insultato tramite una lettera dai contenuti ben espliciti. Un vigile all'altro aveva infatti inviato una missiva nella quale si faceva palese riferimento all'omosessualitàdell'altro in seguito ad un viaggio fatto con un marinaio e un allontanamento da un certo sportivo frequentato da ragazzi giovani, e tutto ciò è stato finalmente punito. Dopo un'assoluzione, la Corte di Cassazione ha deciso che il vigile mittente della lettera dev'essere costretto a pagare 400 euro di multa per aver dato del gay al suo collega, perchè considerato un forte insulto nel contesto della diatriba. Ora dare del gay costituisce quindi reato, una novità che divide la comunità gay: una parte rispetto la decisione pensando di aver tappato finalmente per una volta la bocca all'omofobia e alla discriminazione sessuale gratuita, altri invece pensano che il semplice termine "gay" non dovrebbe essere considerato un insulto, gettando quindi fango su tutti quelli che lo sono e ne vanno anche fieri.