Magazine Diario personale

Dare i numeri.

Da Vale
E' da ottobre che mi pare di guadare un fiume interminabile. L'acqua si alza e si abbassa all'improvviso. Si fa impetuosa o si acquieta a seconda del tempo.
Arranco a volte e non guardo avanti. Guardo i miei piedi.
Altre volte mi sento leggera e vado spedita.
Sono giorni di numeri, di elezioni passate, di voti, percentuali.
Di notti solitarie e di ore che scorrono sulla sveglietta del comodino.
Di mattine mattutine che non arrivano al sei.
Di date piene di cose da fare e a cui pensare.
E, nemmeno a farlo apposta, di tabelline ripetute, svogliatamente, lo ammetto. Ho lasciato solo l'Uno e lui, come spesso fa, mi ha stupita.
L'Uno.
Oggi lui fa otto.

DARE I NUMERI.

Festa di compleanno con camminata nei boschi.


Otto è un numero importante.
La maggior parte della letteratura per bambini che valga, ha come protagonista un bambino o una bambina di otto anni. Non so perché, ma è un numero d'avventure. Sarà perché è sempre più pressante il suo bisogno di essere autonomo: vado da solo a piedi, sto a casa da solo. Sarà perché divora libri di 300 pagine ad una velocità assurda. Sarà perché si spoglia lontano dagli altri.

DARE I NUMERI.

Gara di barchette al vecchio lavatoio.


DARE I NUMERI.

...

Sarà perché dice cose del tipo: "Non parlate della nonna-bis alla mamma perché va in crisi".

DARE I NUMERI.

Idea di Lisa: biadesivo sulla pancia per attaccare i tesori
(Lisa ama Homemademamma, e anch'io!)

Sarà perché accompagna sempre i suoi fratelli e da oggi ha anche dei segreti con loro.

DARE I NUMERI.

Orgogliosissimo del raccolto!

Sarà perché la mattina lo faccio scendere dalla macchina, gli metto la cartella in spalla, gli do un bacio e lui va, correndo, come fa un ottenne che si rispetti. Sarà perché con gli amici gioca alla guerra e quando cade a terra ferito... beh, è uno spettacolo che solo un gruppo di ottenni vi può dare.

DARE I NUMERI.

Caduti in battaglia.

Auguri indiano capello lungo.


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