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Daria risponde: “La solitudine non è il segno di un fallimento”

Creato il 15 aprile 2014 da Lundici @lundici_it

solitudineÈ sabato sera e io sono a casa con il mio cane. Si, sono una delle tante 50enni che si trovano da sole.
Eppure io ho provato, mi sono impegnata per avere una vita “normale”. Mi sono sposata per amore, ma era un grande bluff. È difficile spiegare in poche parole quanto ho sbagliato. Ho sposato un uomo che non era quello che sembrava e poi si è rivelato un giocatore d’azzardo, una delle sue tante dipendenze. Ho avuto il coraggio di salvarmi ricorrendo ai carabinieri, era iniziato lo stalking, ma l’ho fermato. Si, lo so, sono stata coraggiosa, ho fatto quello che dovevo fare per salvarmi. È stato istinto di sopravvivenza, puro istinto di sopravvivenza.
Solo che non so più cosa sia la fiducia nelle persone purtroppo.
E rimane il dolore, un dolore profondo per aver visto calpestato, sporcato, insultato l’amore dato a piene mani a una persona. E inoltre il sentirsi stupida per non aver capito. Come sempre io ero l’unica che non sapeva…
E il dolore è anche per una madre che sta vivendo lo strazio infinito dell’Alzheimer… Era la mia mamma e ora è solo un corpo immobile in un letto. E non si può fare niente, niente.
Io provo ad andare avanti, sono una persona che vede il rosa della vita, vedo e vivo i momenti di felicità di un giornata di sole in un prato, vedo la gioia delle piccole cose, ma non riesco a condividere queste cose con qualcun altro.
Se provo a parlare di queste cose tutti mi dicono che non devo pensarci, che devo andare avanti, che devo smettere di chiedermi il perché. Non ne parlo più, ma è tutto li, non risolto.
Non so come perdonarmi per tutto quello che mi è successo, come si riesce a fare?
Io mi rendo conto che sono ferma, che non vado avanti, ma non so come si fa. Proprio non lo so.

Saluti
Anna



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