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E i fenomeni inspiegabili aumentano mano mano di intensità...
Non avrei scommesso un centesimo bucato su questo Dark Skies - Oscure presenze visto che il regista Scott Stewart veniva da due bruttezze consecutive come Legion e Priest. E come al solito sbagliavo esagerando in pregiudizi.
Pur non aggiungendo nulla di nuovo ai generi di riferimento , l'horror e la sci fi , Dark Skies - Oscure presenze funziona decentemente svolgendo il suo onesto lavoro intrattenimento foriero di ansie e fobie.
La trovata che sta alla base di questa pellicola è di girare un film fondamentalmente di sci fi come se fosse un horror, usando tutti gli espedienti classici per spaventare.
Se all'inizio c'è l'effetto puntatona X files poi il film gradualmente si affranca da questa influenza che aleggia prepotente per percorrere sentieri più appartenenti all'horror, filone case infestate.
Pur agendo sul substrato ipertipico della classica famiglia WASP americana ( in crisi economica, ormai una costante di molte storie narrate ultimamente al cinema, la realtà sociale che si infiltra nell'immaginazione degli sceneggiatori) il film di Stewart si insinua lentamente ma efficacemente con il suo crescendo di segni inquietanti fino all'apoteosi finale con annessa sorpresina.
Dark Skies - Oscure presenze traccia un'ideale fil rouge che unisce film come Incontri ravvicinati del terzo tipo, il contatto con gli alieni e la loro visualizzazione nei disegni del bambino piccolo, a cose come Poltergeist - Demoniache presenze o The conjuring,è una casa che sembra avere vita propria quella dei Barrett, fino ad arrivare al classico filone Paranormal Activity con le immancabili telecamere puntate sull'intimità familiare per scoprire se c'è qualcosa che non va.
E non è un caso che il produttore sia proprio quel Jason Blum responsabile di roba come Insidious, Sinister o anche del succitato Paranormal Activity, uno che ha ormai standardizzato un certo modo di fare cinema bazzicando sempre nell'horror low cost o affini e sconfinando in questo caso nella sci fi pura.
Un mix al grado zero di complicazione con un andamento meccanico nel suo incedere piuttosto prevedibile ma che rivela anche inaspettati momenti suggestivi che rendono la visione a tratti molto piacevole.
SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER---- Altra cosa che mi ha stupito in senso positivo è anche la concezione antispielberghiana dell'alieno: disegnato in tratti infantili è invece qualcosa di temibile e l'"incontro ravvicinato" non è così piacevole e trascendente come nel film di Spielberg----FINE DELLO SPOILER FINE DELLO SPOILER
Fa piacere rivedere Keri Russell ( la mamma) su cui si stanno depositando i segni seducenti degli anni e fa piacere che non abbia ceduto al chirurgo plastico di turno per migliorare il suo decolletè .La parte migliore del film è la prima, quella introduttiva, in cui vengono riprese scene di quotidianità appartenenti a una Wisteria Lane qualsiasi, con tanto di casalinghe disperate, piscine affollate di bambini e villette con il giardino ordinato che ha il profumo dell'erba tagliata di fresco ...
In definitiva Dark Skies - Oscure presenze è ottimo per una serata halloweenesca ad alto tasso di patatine e sangria, giusto per spegnere i neuroni per un'oretta e mezza...
( VOTO : 6,5 / 10 )
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