Un elemento fondamentale del gioco
Forse la principale caratteristica di Dark Souls, derivata dal suo predecessore, è l'attento bilanciamento della difficoltà che l'ha reso sì un titolo estremamente selettivo, ma anche molto apprezzato in quanto è riuscito nel difficile intento di risultare interessante e appagante anche nei momenti che avrebbero potuto portare facilmente alla frustrazione.
Si tratta di una formula delicata che non è facile da riprodurre, pertanto non stupisce il fatto che il director al lavoro su Dark Souls II si stia concentrando proprio sul bilanciamento. "La cosa più importante che caratterizzerà questo gioco penso sia il suo bilanciamento", ha detto Yui Tanimura a GameInformer, "mi prendo cura di molti elementi riguardanti il bilanciamento nel gioco, con la difficoltà, le insidie, la frustrazione che può derivare". L'idea è quella di rendere questo capitolo il più bilanciato possibile, migliorando ancora l'esperienza dei capitoli precedenti.
Tanimura è poi tornato sulla questione dell'accessibilità, spiegando che l'utilizzo del termine nel descrivere Dark Souls II non si riferisce ad una riduzione del livello di difficoltà, ma ad un'ottimizzazione del ritmo di gioco, cercando di togliere il più possibile i tempi morti e aumentare l'intensità e la sensazione di appagamento per i giocatori.
Fonte: GameInformer