Terminata non senza qualche sorpresa la settima edizione del “Festival Internazionale del Film di Roma”, a tenere banco in questi primi giorni di quiete dopo la tempesta di pellicole che hanno invaso la capitale, sono le scelte della giuria in fase di premiazione. Le vittorie salvo qualche piccola eccezione sono andate tutte ai film meno amati da parte di critica e pubblico. Non ho visto dei veri e propri capolavori, tuttavia quello che è successo in fase di voto e assegnazione dei vari premi più importanti ha qualcosa di allucinante o per meglio dire provocatorio. Si provocatorio, perché questa è l’unica spiegazione che concettualmente trovo più appagante nel mio intimo. La giuria e il festival hanno architettato queste valutazioni per suscitare le ire e il malcontento così da far animare un susseguirsi di dichiarazioni più o meno pepate, da tenere ancora accesa per qualche giorno o settimana la fiamma del festival. Non voglio minimamente prende in considerazione accordi commerciali o favoreggiamenti da stadio. Chi scrive era in sala durante gli insulti ricevuti da Paolo Franchi e la sua pellicola “E la chiamano Estate”, un lavoro che ha completamente irritato la maggior parte degli spettatori. Eppure ha vinto ben 2 premi: miglior regia e miglior interpretazione femminile.
Tecnicamente parlando la regia di Franchi non è nulla di eccezionale, già dal trailer si possono notare tutti i difetti di un girato vecchio stampo. Tra Roman Coppola, Enrique Rivero, Johnny To e Pappi Corsicato, la scelta di Franchi è inammissibile. La prova di Isabella Ferrari è di un pattume che ha dell'esilarante, si salvano solo le scene di nudo e non certo la sua recitazione. Come non premiare l’interpretazione di una donna prelevata direttamente dalla strada come Margarita Saldaña (Mai Morire) capace di colpire direttamente nell’intimo lo spettatore, oppure si poteva scegliere di gratificare la simpatia e la bellezza di Valerie Lemercier, splendida in “Main dans la main”. Vittoria finale con tanto di Marc’Aurelio d'Oro per il miglior film a Marfa Girl di Larry Clark. Un autore che da sempre punta tutto sulla voglia di influenzare l’immaginario collettivo con scandali derivati da immagini spinte e volgari spesso con inclinazioni sessuali. Ingredienti che andavano bene nei primi anni 2000 ma che oggi sono ormai realmente superati. Una ghettizzazione di una parte del Texas senza reali spunti, abbandonata alla voglia di stupire tra una “Nerchia” in bella mostra, tanto sesso e recitazioni sotto la sufficienza.
In molti si sono lamentati della scarsa presenza di attori di spicco e film all’altezza. In realtà è bene ricordare che questo evento ha avuto la possibilità di essere messo in moto con soli 5 mesi di lavoro che sono realmente pochi per realizzare qualcosa di questa portata. Non sono mancate leggende internazionali come Stallone e Walter Hill, senza voler minimamente sminuire ospiti illustri come Matthew Modine, Guillermo Del Toro, James Franco, Johnny To e tanti altri artisti nazionali e internazionali. Per Daruma è stato il primo anno con un vero e proprio accredito stampa. In passato mi ero abbastanza lamentato relativamente alla gestione dei sottotitoli. In questa nuova edizione finalmente qualcuno ha ascoltato le nostre preghiere. Il cartello dei sottotitoli era posizionato sempre nello stesso modo, ma finalmente i sottotitoli italiani sono stati scelti come lingua primaria del festival e per questo motivo visualizzati direttamente sullo telo del film, lasciando alla lingua inglese il grave compito di prende residenza sulla poco comoda striscia bianca posizionata sotto lo schermo. Notevolmente migliorata la qualità delle sale esterne, ora più confortevoli e visivamente più omogenee al resto della struttura. Un ringraziamento va a tutto lo staff della manifestazione sempre pronto a rispondere ad ogni necessità, anche se non sempre prodigo nel dare per primi l’informazione. Della serie "a domanda rispondo". Salvo per poche regole scritte in un foglietto giallo donatomi al momento del ritiro dell’accredito ho scoperto a mie spese e con qualche rifiuto cosa realmente mi spettava e cosa no. Singolare che per ricevere il catalogo della mostra, che per la stampa era gratis, ho dovuto fare la richiesta senza alcun avviso da parte di nessuno. Un peccato perché con un po’ più di organizzazione si poteva dare la possibilità anche ai nuovi arrivati di vivere subito il tutto al massimo.
Per me sono state delle giornate all’insegna della chiusa cinematografica. Chi se ne frega se non ho potuto guardare tutti i film, ho assistito a delle conferenze stampa che da sole volgono il prezzo del biglietto. Durante il mio passaggio da una sala all’altra ho notato atteggiamenti davvero curiosi nei confronti dei miei illustri, certificati e più blasonati “Colleghi”. Corse vertiginose verso la sala stampa o telefonate con dettato incluso per recensire sul momento l’ultimo film visto. Con le mie poche apparizioni in sala stampa ho notato che dentro c’erano spesso le stesse persone, alcune credo di non averle mai viste al di fuori di quella stanza. Personalmente ho passato veramente pochissimo tempo al pc, la mia idea era quella di vivere l’intera giornata a favore del cinema e così è stato.
Felice di avere avuto la possibilità di stringere mani e ricevere autografi da veri e propri miti tra i quali Walter Hill che con “The Warriors” (I Guerrieri della Notte) mi ha insegnato ad amare il cinema così come lo vivo oggi. Paul Verhoeven, Johnny To e Guillermo del Toro. Unica nota stonata il trattamento riservato dall’organizzazione alla presenza di Stallone, dove anche agli addetti ai lavori è stato praticamente proibito ogni contatto diretto. Un vero peccato, visto che occasioni così di certo non capitano tutti i giorni.
Tirando le somme è stato un festival non perfetto, non la migliore di queste prime 7 edizioni. Ma resta comunque un vanto per la bellissima città dove vivo, che per prima forse snobba un po’ troppo una manifestazione che ha bisogno dell’aiuto di tutti per crescere e migliorarsi. Ho ancora tanto da dire ma questo intervento mi sembra già troppo lungo. Per i film vi rimando ai commenti giornalieri per una prima analisi, il resto arriverà nei prossimi giorni soprattutto per i film più attesi da noi. Stay tuned!
Il Daruma Pensiero giornata per giornata:
09/11/12 Prima Giornata
10/11/12 Seconda Giornata
11/11/12 Terza Giornata
12/11/12 Quarta Giornata
13/11/12 Quinta Giornata
14/11/12 Sesta Giornata
15/11/12 Settima Giornata
16/11/12 Ottava Giornata
17/11/12 Nona e Ultima Giornata: i Vincitori
I Numeri Di Daruma!
Elenco completo di tutti gli eventi di Daruma (Escluse Conferenze Stampa):
- Animals (AC)
- Kid (AC)
- Main Dans La Main (C)
- Il Canone del Male (C)
- Mental (FC)
- Aspettando il Mare (FC)
- Steekspel (XXI)
- Incontro Con L’autore: Paul Verhoeven
- Spose Celesti dei Mari della Pianura (C)
- Back 1942 (C)
- Monologo (cortometraggio inedito di Eduardo De Filippo) (PIT)
- Carlo! (PIT)
- Marfa Girl (C)
- Il Volto di un’Altra (C)
- Populaire (FC)
- Il Gatto Del Maine (PIT)
- L’Isola dell’angelo caduto (PIT)
- Il Cecchino (FC)
- Rise of The Guardians 3D (FC)
- Ralph SpaccaTutto 3D (AC)
- L’Insolito Ignoto – Vita Acrobatica di Tiberio Murgia (PIT)
- Mai Morire (C)
- Ixjana (C)
- Bullet To The Head (FC)
- E La Chiamano Estate (C)
- Il Leone di orvieto (PIT)
- Innocents (AC)
- Duzhan (Drug War) (C)
- Alì ha gli occhi azzurri (C)
- You And Me Forever (AC)
- Incontro con Walter Hill (FC)
- A Glimpse Inside The Mind Of Charles Swan III (C)
- The Motel Life (C)
- Dream (XXI)
- TAR (XXI)
- Duzhan (Drug War) (C) (Seconda Visione)
- La Bande Des Jotas (FC)
- Incontro con Daniele Vicari – La Nave Dolce (AC)
- Una Pistola En Cada Mano (FC)
- Liu Baiyuan – Giudice Arciere (XXI)
LEGENDA
(C): CONCORSO/COMPETITION
(FC): FUORI CONCORSO/OUT OF COMPETITION
(XXI): CINEMAXXI
(PIT): PROSPETTIVE ITALIA
(AC): ALICE NELLA CITTA'