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Data Privacy Day, ecco alcuni consigli per difendere i dati

Da Franzrusso @franzrusso

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In occasione del Data Privacy Day, F-Secure ci offre alcuni preziosi consigli per difendere i nostri dati personali. E comunque c’è bisogno di più rispetto.

Oggi le aziende conoscono gli utenti più di quanto accadeva solo qualche anno fa e spesso gli stessi clienti non sono a conoscenza di come esse trattano i loro dati. In occasione del Data Privacy Day, F-Secure vuole condividere i suoi nuovi principi sulla privacy che definiscono come la multinazionale finlandese tratta i dati degli utenti. Siamo noi stessi oggi che diamo alle aziende accesso alle nostre informazioni personali e abitudini di acquisto come mai era accaduto prima. E questo avviene sia apertamente, ad esempio quando compiliamo un modulo su un sito web, che in altri modi di cui non siamo a conoscenza. Gli inserzionisti online tracciano i nostri click nel web e ottengono informazioni sui nostri interessi e preferenze. E attraverso queste informazioni costruiscono un profilo esteso e dettagliato su ognuno di noi. Le app che installiamo raccolgono ancora più informazioni su di noi. Con il risultato che viene diffusa una massa di dati digitali personali che diventa sempre più difficile da controllare.

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Uno studio di Adroit Digital ha rivelato che il 58% di chi ha risposto non gradisce il fatto di dover fornire molte informazioni per ottenere offerte speciali o servizi dai retailer, mentre l’82% non apprezza che gli inserzionisti online abbiano così tante informazioni personali. Secondo un’indagine condotta da SAS, più del 69% di chi ha risposto è d’accordo che gli eventi recenti abbiano aumentato le loro preoccupazioni relativamente ai dati che le aziende hanno su di loro. L’85% degli utenti in un’indagine di F-Secure afferma di fare acquisti online solo da aziende che conoscono.

Queste statistiche sono senza dubbio influenzate dai report recenti di violazioni di dati, ma anche dallo scetticismo su cosa le aziende e le organizzazioni possono fare con i dati che vengono loro affidati. La scorsa settimana, per esempio, gli americani sono rimasti scioccati dall’apprendere che il sito di assistenza sanitaria del governo aveva silenziosamente inviato i dati personali degli utenti ad aziende pubblicitarie e di analisi.

E allora, in virtù di quanto abbiamo detto finora, conosciamo meglio quali sono questi consigli di F-Secure:

  • Verifica prima di connetterti. Se il rapporto che si sta per stabilire con un’azienda significa che si dovrà fornire loro un sacco di dati, allora è meglio controllare la loro policy o principi sulla privacy per capire come usano i dati degli utenti.
  • Scegli la privacy. Abilitare la modalità Privato o Incognito del browser in uso così che i siti visitati non possano usare cookies per identificarti.
  • Verifica le tue impostazioni. Con questa lista si possono controllare le impostazioni sulla privacy su tutti i siti più usati, da quelli di e-commerce ai social media. E’ stata redatta dalle persone che promuovono il Data Privacy Day.
  • Effettua ricerche con attenzione. Si può usare F-Secure Search, il motore di ricerca gratuito che garantisce che la tua cronologia di ricerca non sia archiviata da alcuna parte o collegata a te.
  • Resta informato. Con F-Secure App Permissions, si ricevono informazioni sui dati che stai fornendo alle app che hai installato sul tuo telefono.
  • Tieni a bada gli inserzionisti. Con F-Secure Freedome (consigliato da chi scrive) si può impedire agli inserzionisti online di seguirti nel web. L’app è disponibile anche in prova gratuita per 14 giorni.

Allora, come vi ponete su questo tema e come lo affrontate? Raccontateci la vostra esperienza tra i commenti.

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