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Datagate. Francia chiede spiegazioni a Usa

Creato il 21 ottobre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
Datagate. La Francia chiede ufficialmente spiegazioni agli Usa per le notizie riguardanti una sorveglianza americana nei confronti dei francesi.

Il ministro degli esteri francese Laurent Fabius (Photo credit: Parti socialiste / Foter / CC BY-NC-ND).

Nuove indiscrezioni sulla vicenda Datagate. Secondo quanto riportato da Le Monde e basandosi sulle informazioni di Edward Snowden, ora riparato in Russia, anche la Francia sarebbe pesantamente coinvolta, come vittima, nello scandalo intercettazioni dell’NSA. Secondo quanto riportato dal giornale francese, l’agenzia per la sicurezza nazionale americana avrebbe controllato, nel periodo che andava tra il 10 dicembre 2012 e l’8 gennaio 2013, quasi 70 milioni di telefonate di cittadini francesi. Secondo i documenti, la NSA avrebbe controllato non solo le persone sospettate di terrorismo, ma anche politici, importanti imprenditori e funzionari dell’amministrazione francese. Le telefonate sorvegliate sarebbero state circa 3 milioni al giorno, con picchi di quasi 7 milioni il 24 dicembre e il 7 gennaio. Non è chiaro però se i contenuti delle chiamate e dei messaggi siano stati effettivamente registrati e memorizzati, o se si sia trattato solo di raccolta delle informazioni contenute nei tabulati telefonici. Non è chiaro nemmeno se il programma di intercettazione, denominato in codice “US-985D“, sia ancora attivo oppure non sia più utilizzato. Quello che appare certo dalle nuove fonti sul Datagate è come l’NSA avesse messo in moto un dettagliato sistema di intercettazione e controllo dei principali paesi europei, in via semi ufficiale come attività di monitoraggio del terrorismo, ma potenzialmente in grado di carpire e registrare migliaia di ore di telefonate e di contatti tra i principali esponenti dei più importanti partiti, dei Governi e dei più grandi imprenditori e responsabili dell’economia. Sul nuovo Datagate francese non sono tardate, comunque, reazioni molto dure dalla Francia, il Paese più coinvolto mediaticamente dall’inchiesta di Le Monde, che per bocca del ministro degli interni Manuel Valls, ha commentato le rivelazioni del giornale francese: “le informazioni secondo le quali l’Agenzia di sicurezza nazionale americana (Nsa) ha intercettato le comunicazioni telefoniche dei francesi sono scioccanti e richiederanno delle spiegazioni precise dalle autorità americane nelle prossime ore”. Anche il ministro degli esteri francese Laurent Fabius, che si trovava a Lussemburgo al momento della divulgazione della notizia, ha immediatamente convocato l’ambasciatore statunitense a Parigi per chiedere spiegazioni sul Datagate che coinvolge la Francia.


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