I dati disoccupazione Italia di ottobre diffusi ieri dall’Istat sottolineano ancora una volta la disastrosa situazione italiana.
Su base nazionale i dati disoccupazione Italia registrano i valori più alti in assoluto da quando vengono effettuate tali indagini (1977). Il tasso diffuso dall’Istat risulta del 12,5%, considerando anche che in questa percentuale non vengono conteggiate le persone in cassa integrazione, i precari che magari lavorano poche ore alla settimana quasi gratis e neanche chi il lavoro ormai non ha più il coraggio di cercarlo. Ricordiamo che l’anno scorso, nello stesso periodo, i dati disoccupazione Italia risultavano dell’11,3%.
Tra i giovani dai 15 ai 24 anni la percentuale di disoccupati supera addirittura il
41%, mentre tra i 18 ed i 29 anni si attesta al 28%.
I dati sono preoccupanti.
Se andiamo sui numeri crudi troviamo che in Italia ci sono 3.189.000 persone disoccupate (un record!), ai quali se ne aggiungono quasi 3 milioni che hanno addirittura rinunciato a cercare un posto di lavoro e che non vengono più considerate inoccupate dalle statistiche.
Diminuiscono anche i lavoratori precari, quelli che nelle indagini Istat (Istituto nazionale di statistica) vengono definiti atipici: 253mila unità in meno rispetto all’anno precedente, non perchè siano stati regolarizzati dalle loro aziende, ma perché in larga maggioranza, da precari sono tornati ad essere purtroppo disoccupati. Scendono dell’1,3% anche i lavoratori a tempo indeterminato.
Il Ministro del Lavoro Giovannini non lascia trasparire particolari emozioni nel commentare i dati disoccupazione Italia, che definisce attesi a causa della situazione economica generale, nonostante le 15mila nuove assunzioni di giovani avvenute grazie agli incentivi del Governo Letta.
Siamo sotto la media europea.
In leggera controtendenza i dati invece che arrivano dall’Eurozona, dove la disoccupazione scende leggermente nel mese di ottobre, per la prima volta da febbraio 2011. Il tasso medio registrato nell’Unione Europea è stato del 12,1%, pari a poco più di 19 milioni di persone senza lavoro, 61mila in meno rispetto ad un mese fa. Il mese precedente era al 12,2%.
Sale infine anche in Europa la disoccupazione nei giovani fino a 25 anni, proprio perché più soggetti a contratti di lavoro precari precedenti.