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Abbiamo visto come negli Stati Uniti sia in corso una complessa diatriba in merito alla regolamentazione della conoscenza scientifica e quindi dell’accesso pubblico ai risultati delle ricerche stesse: tanto che il National Institute of Health americano ha deciso di rendere completamente consultabili, entro un anno dalla pubblicazione, tutti i dati scientifici delle ricerche finanziate con fondi pubblici [ http://goo.gl/PygYY ]. Ora, anche in Inghilterra il movimento “open access” ha raggiunto le alte sfere politiche: il ministro della Ricerca Scientifica David Willets ha infatti annunciato la volontà di rendere liberamente consultabili i dati delle ricerche finanziate con fondi anglosassoni.
“Consentire a tutti di accedere a ciò che è stato finanziato con soldi pubblici, rappresenterà una nuova era nel campo della ricerca accademica, ponendo l’Inghilterra in prima linea nel campo della scienza open access”, scrive orgogliosamente sul Guardian il ministro. Al momento, due sembrano essere le strade percorribili dall’amministrazione inglese: gli stessi finanziatori delle ricerche potrebbero farsi carico dei costi di pubblicazione; oppure gli editori delle riviste scientifiche potrebbero esercitare, solo per un limitato periodo, un diritto di consultazione non-open sulle pubblicazioni, per poi liberalizzarne l’accesso. “E’ certamente una sfida, perchè la possibilità di garantire un accesso libero ai risultati delle ricerche non deve andare a discapito della qualità e del rigore scientifico delle stesse”, conclude il ministro Willets.
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