Datome al Fenerbahce – © 2015 twitter.com/fenerbahceulker
Il volto di coach Obradovic dopo la debacle contro il Real Madrid alle ultime Final Four non richiedeva ulteriori delucidazioni. Il coach serbo, vincitore di otto titoli Eurolega in carriera, ha assistito ad un spettacolo impotente del suo Fenerbahce, sotterrato di oltre venti punti contro i padroni di casa, poi in grado di vincere il titolo continentale. La proverbiale grinta e carisma del coach ex Panathinaikos e Real Madrid ha lasciato il posto a un sentimento di totale impotenza.Neanche due mesi dopo Obradovic è apparso alla telecamere turche ancor più motivato e ottimista, elargendo importanti promesse di portare il club turco in cima al trono europeo. Affermazioni ambiziose che hanno richiesto una massiccia campagna acquisti, impreziosita dall’arrivo ad Istanbul del cecchino sardo Luigi Datome. L’ala della nazionale azzurra ha sposato il progetto giallo-blu, rinunciando a diverse offerte giunte tra NBA ed altri importanti club europei. L’esperienza oltreoceano resterà un avventura amara, divisa tra poche luci e diversi momenti bui, il rapporto mai sbocciato con allenatori e compagni hanno reso la permanenza di Datome a Detroit una prova impossibile da vincere. Il trasferimento a Boston, consumatosi a febbraio, sembrava aver cancellato i momenti bui ma il poco spazio trovato ha spinto Gigi a scegliere l’Europa per rilanciare una carriera di fatto ferma da due anni.
Yeni transferimiz Luigi Datome @GigiDatome sağlık kontrolleri için İstanbul'a geldi! #LuigiDatome pic.twitter.com/JnZafbuL5g
— Fenerbahçe Ülker (@fenerbahceulker) 15 Luglio 2015
Diverse le pretendenti ai servigi del sardo che ha scartato le avance di Barcellona e specialmente Milano pur di raggiungere Obradovic in Turchia. Contratto pluriennale e uno stipendio da star (1,7 milioni di euro l’anno) le armi segrete adoperate dai dirigenti turchi pur di accaparrarsi uno dei migliori tiratori del continente. Datome e il Fenerbahce uniscono le proprie strade, consapevoli di condividere interessi comuni, perché se l’ala azzurra vuole rilanciare una carriera uscita ridimensionata dopo i due anni americani, i turchi vogliono cancellare la magra figura rimediata alle Final Four e ai playoff del campionato turco, con l’incredibile uscita in semifinale per mano del Pinar Karsiyaka.
In Turchia Datome prenderà il posto di Nemanja Bjelica, Mvp della stagione regolare di Euroleague, ormai pienamente maturo per tentare l’avventura americana sponda Timberwolves. Con la conferma di Jan Vasely, il più continuo nel corso della stagione europea, e di Bogdan Bogdanovic, miglior giovane dell’ultima annata che ha resistito alle chiamate dei Phoenix Suns, e gli arrivi di Kōstas Sloukas (contratto triennale), playmaker greco che ha ben figurato con la maglia dell’Olympiakos (e corteggiatissimo da mezza Europa), Nikola Kalinic (accordo biennale), ala piccola di passaporto serbo proveniente dalla Stella Rossa, e Baris Hersek (biennale), ala grande turca soffiata al Pinar Karsiyaka, il club di Istanbul non sembra aver ridotto le proprie ambizioni.
Diversi i sacrifici del mercato, con Andrew Goudelock spedito in Cina nonostante un’ottima stagione, mentre uno dei senatori della squadra come Emir Preldzic dopo le difficoltà affrontate nell’ultima Eurolega dovrebbe accasarsi al Darüşşafaka Doğuş, una delle potenze emergenti in Turchia. Più digeribili gli addii di Nikos Zisis (andato al Brose Baskets Bamberg di coach Trinchieri e Nicolò Melli) e Semih Erden, giudicati troppo maturi per il nuovo corso gialloblu.
Altro grande colpo dei turchi è stato riportare in Euroleague il lungo Pero Antic (contratto 2+1), che nonostante i trentatrè anni potrebbe rivelarsi un innesto davvero importante portando in Turchia anni di esperienza maturata con le maglie di Olympiakos e Atlanta Hawks, oltre che fisicità e tiro da tre punti. Nel ruolo di play-guardia ci sarà il ritorno in campo dall’infortunio di Ricky Hickman e l’aumento di responsabilità per il giovane Sipahi (classe ’95) ma un altro grande colpo è arrivato, ovvero l’acquisto nelle ultimissime ore di Bobby Dixon dal Pinar, MVP dell’ultimo campionato turco e giocatore che nello scacchiere tattico di coach Obradovic andrà a sostituire Goudelock come realizzatore e giocatore capace di mettere tanti punti a referto anche in poco tempo.
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Le aggiunte di Antic e Dixon al colpo Datome potrebbero rivelarsi la mossa corretta. Mvp del campionato italiano 2013, Datome in carriera non ha raccolto quanto meritato, con un palmares fermo ancora allo scudetto vinto da comprimario con la maglia di Siena nel 2004 quando la carta di identità segnava solamente i diciotto anni. Ala talentuosa e dinamica, Datome ha nel tiro la propria arma segreta, apprezzato sia per percentuali che per una pulizia e bellezza stilistica difficili da emulare. Coach Stevens appena notato a Boston disse che aveva il tiro più bello che avesse mai visto. Ora servirà affilarlo per portare i turchi in cima all’Europa. La coppia Datome-Obradovic è pronta a stupire.