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Davanti ad un tale disastro è ancora utile ricordare che senza corruzione Berlusconi è un incapace?

Creato il 28 agosto 2011 da Slasch16

Davanti ad un tale disastro è ancora utile ricordare che senza corruzione Berlusconi è un incapace?Ci meravigliamo tanto di Scilipoti e della sua congrega di disperati comprati a prezzi di saldo e dimentichiamo che anche il suo più fedele alleato, quello che lo tiene in piedi, si è venduto come una orgettina qualsiasi per salvare la lega dai debiti ed ottenere qualche poltrona con una priorità, quella del ministero degli interni.
Per fare ingoiare il rospo ad una base ,che solo due anni prima dava del mafioso a Berlusconi almeno 10 volte al giorno, ha preteso il ministero dell’interno affidandolo a quel terrorista razzista di Maroni che ha dato sfogo al razzismo più bieco che è componente fondamentale dell’animo del leghista medio.
Il circo massimo della cattiveria razzista dato in pasto ai padani per distrarli dalla conquista delle poltrone, ambitissime, di quella che prima era Roma ladrona.
In periferia c’è ancora qualche derelitto mentale che si scaglia contro il centralismo romano, la Roma ladrona, e non si rende conto che saldamente in poltrona ci sono loro, i leghisti, che sputano nel piatto che li mantiene.
Tutta la sua storia di imprenditore, mi riferisco a Berlusconi, è costruita nella nebbia degli intrallazzi con banche in odore di mafia, vedi alla voce Banca Rasina della quale il padre era direttore, se non direttamente in contatto con qualche mafioso.
Il resto, la crescita delle sue aziende è affidata alla corruzione, alle mazzette, partendo dalla guardia di Finanza che ha effettuato la prima ispezione nelle sue aziende dove è arrivato a negare di esserne il proprietario spacciandosi per consulente.
Per la cronaca l’ufficiale che guidava la verifica si è dimesso dalla Guardia di Finanza ed è finito in parlamento con Forza Italia.
Con la complicità di qualche banca dalla quale ha avuto fidi e prestiti illimitati ha costruito il suo impero sino a portarlo a 7.000 miliardi di debito, sull’orlo del fallimento e con un piede in galera per evasione fiscale. Fonte Fedele Confalonieri.
Sintomatico del suo modo losco ed illegale di muoversi nel mondo dell’imprenditoria e della finanza è l’acquisto di villa San Martino dalla Marchesina Casati grazie alla complicità del suo tutore, in quanto l’ereditiera era minorenne, Cesare Previti lo stesso avvocato che qualche anno più tardi ha corrotto i giudici e comprato la sentenza riguardante la Mondadori.
Previti ha dovuto dimettersi da deputato ed ha pagato per Berlusconi, salvandolo dalla giustizia.
La conferma della scorrettezza del suo agire da “imprenditore” l’abbiamo avuta nel 2011 quando ha dovuto risarcire De Benedetti della rapina della Mondadori effettuata attraverso la corruzione dei magistrati.
Cosa pensare di villa San Martino pagata con un raggiro di una ragazzina 500 milioni e data in garanzia alla Cariplo per un prestito di oltre tre miliardi?
Che ancora una volta si è dimostrato un truffatore, un bandito.
Entrare in politica lo ha salvato dalla galera, lo ha protetto dalla giustizia con leggi ad personam e spesso anticostituzionali, grazie ad un conflitto di interessi planetario ha ripianato i debiti ed è diventato uno degli uomini più ricchi della nostra storia, il tutto grazie ad una capacità alcaponesca di gestire i suoi, loschi, affari.
Ma la politica e con essa l’economia globale non si gestisce con le mazzette e la corruzione, l’unico modo che lui conosce per gestire i suoi affari e la sua politica, potrai comprare qualche Scilipoti per salvare la tua maggioranza di venduti, banditi e corrotti ma non ti puoi comprare la Borsa di Milano, New York, Londra o Parigi. Non ti puoi comprare Sarkozy, Obama, la Merkel, ed è l’unica cosa che lui sa fare, corrompere.
Persino con il suo fiore all’occhiello, il Milan, è stato disonesto acquistando giocatori in nero e superando la concorrenza delle altre squadre sul piano economico in maniera scorretta come suo solito.
Il bravo imprenditore che doveva salvare l’Italia dai comunisti ha salvato solo se stesso ed ha dimostrato a chi già lo sapeva, ne era convinto, che il bravo imprenditore se non corrompe, compra sottobanco o evade è soltanto un incapace se deve rispettare le regole.
Lui si distingue ed emerge se può fare l’unica cosa che sa fare e che gli riesce bene, il malavitoso, il bandito, il capo banda.
Ma la fine arriva per tutti i malavitosi, mafiosi, banditi,ladri, evasori e se non è la Giustizia, come quasi sempre succede, ci pensa a livella a fare giustizia.
La fine è vicina, se i suoi elettori si rendessero conto che un Paese non può essere guidato come una banda, una associazione a delinquere, sarebbe ancora più vicina. Al capolinea.
Sarebbe anche la fine di quello che sino ad ora gli ha fatto da palo, Umberto Bossi.



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